18 Dicembre 2015
C'è un filo, sottile ma forte, di solidarietà che, partendo dall'Italia, si stende idealmente fino al Nepal, nazione asiatica colpita ad aprile scorso da un devastante terremoto che ha interessato in particolar modo il distretto di alta montagna del Dolaka-Rolwaling.Ad annodarlo e dargli concretezza operativa l'associazione Explora Nunaat International presieduta da Davide Peluzzi che, attiva da anni nel Paese Himalayano, nel corso della sua ultima spedizione (la Extreme Malangur) ha interconnesso l'ambito della ricerca scientifica con quello del sostegno attivo alle popolazioni colpite dall'evento naturale.L'esperienza, dai tratti fortemente umani ancor prima che umanitari, è stata raccontata dalla viva voce dei protagonisti riuniti nella sede del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga.L'area protetta abruzzese, infatti, si configura come una sorta di punto di equilibrio tra le due realtà nazionali (italiana e nepalese) essendo stretta in un vincolo di gemellaggio con il Parco del Gaurishankar Everest.L'operatività di Explora Nunaat non si esaurirà però qui.Come spiegato dall'archeologo Luca Natali, se l'associazione ha già provveduto, due anni fa, a portare avanti la costruzione di un acquedotto che andava a servire proprio l'ambito geografico interessato dal terremoto, l'idea è ora quella di dotare la zona di altre strutture necessarie sia ad una corretta assistenza di tipo medico sia ad aumentarne l'attrattività turistica in un'ottica di ripresa economica. Angelo Liberatore