29 Novembre 2024
Si è svolto ieri l'incontro sul tema della sicurezza del bacino Acquifero del Gran Sasso promosso dall’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso, realtà creata da varie associazioni del territorio tra cui Wwf, Legambiente e Cittadinanzattiva. Obiettivo dell'appuntamento, disertato da pressoché tutti gli amministratori invitati, è stato quello di fare chiarezza sulla sicurezza del bacino idrico, sul futuro dei lavori partiti e poi interrotti, e sui rischi da parte della cittadinanza nella fase di approvvigionamento idrico. A fare il punto, il commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi che ha rassicurato in merito ai rischi della contaminazione idrica fermo restando la necessità nel trovare una soluzione al possibile sversamento di materiale dalla galleria, che potrebbe contaminare l'acqua con il rischio di assenza di flusso per giorni o mesi. Nessun pericolo nel consumo dell'acqua da parte dei cittadini, in quanto, spiega il commissario, nel caso di una qualsiasi contaminazione, rilevante o irrilevante, l'afflusso dell'acqua andrebbe in bypass e sarebbe scaricato, oltre alla fase di almeno 24 ore tra l'approvvigionamento e il consumo per consentire un'analisi approfondita dell'acqua. La chiosa, poi, sulla possibilità, già avanzata dal commissario per la messa in sicurezza delle autostrade a24 e a25 Marco Corsini: a mettere odine potrebbe essere un DPCM che chiarisca ruoli e competenze.