07 Settembre 2024
Le mense scolastiche della scuola dell’infanzia e della primaria ripartiranno il 18 settembre, come lo scorso anno. E' quanto stabilito al termine del tavolo tra il Comune e le dirigenti scolastiche, sentita anche la ditta che gestisce il servizio, al fine di dare risposta a tutte le esigenze, da quelle delle famiglie a quelle delle lavoratrici e delle scuole. Un obiettivo raggiunto al termine di un attento confronto, che ha permesso di anticipare l’apertura rispetto alla data del 30 settembre, stabilita inizialmente. Per consentire ai propri figli di usufruire del servizio entro quella data, le famiglie che non hanno ancora provveduto a regolarizzare le domande dovranno provvedere necessariamente entro la giornata di oggi, così da consentire agli uffici comunali di istruire le pratiche e consegnare gli elenchi completi alla ditta che gestisce il servizio. “La decisione assunta inizialmente di far partire il servizio il 30 settembre – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – andava incontro alle richieste delle stesse dirigenti scolastiche, preoccupate di dover gestire i problemi già vissuti nel precedente anno per via dei ritardi delle famiglie nella regolarizzazione delle domande. Ad oggi, dopo la proroga al 6 settembre della presentazione delle richieste rispetto alla scadenza del 30 maggio, abbiamo ricevuto in tutto oltre 1600 richieste, di cui 300 solo nell’ultima settimana. Con uno sforzo organizzativo da parte di tutti abbiamo deciso di anticipare il servizio al 18, come avvenuto lo scorso anno. Per la Cgil Teramo, tuttavia la riapertura delle mense scolastiche anticipata al 18 settembre “è un risultato parziale per le famiglie, un buon risultato per le lavoratrici e lavoratori, una sconfitta della politica...che deve rappresentare un punto di partenza!” afferma il segretario Pancrazio Cordone. Quello di oggi deve essere un punto di partenza che deve portare al miglioramento costante di questo servizio fondamentale, attraverso un tavolo permanente in cui tutti gli attori che ruotano all’interno del mondo scolastico devono essere interessati, ponendo evidentemente al centro la qualità dei servizi per le bambine ed i bambini. Attivando una contrattazione sociale che guardi ai bisogni di tutti e tutte e che non permetta a nessuno di rimanere indietro”.