08 Aprile 2025
A sedici anni dal terremoto del 2009, la CGIL Comitatus Aquilanus e il SUNIA hanno organizzato nel salone della CGIL in via Saragat a L’Aquila, un seminario programmatico dal titolo emblematico: "Sisma 2009: 16 anni dopo quali prospettive (Non si uccide così una città!? Da illazione a reale previsione!!??)". L'incontro si è svolto in un clima di riflessione critica sull'attuale fase di ricostruzione. Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono un'accelerazione e semplificazione procedurale ed economica non condivisa. Secondo CGIL e SUNIA, questa impostazione rischia di portare a interventi "asfittici e forse diseconomici", compromettendo una ripresa organica e sostenibile del territorio. Al centro del dibattito, la necessità di una riflessione approfondita per delineare uno scenario condiviso e praticabile per il futuro dell'Aquila e del cratere sismico. L'obiettivo primario emerso dal seminario è la proposta di una "organica Variante al Piano" di ricostruzione, capace di rilanciare concretamente la città. Durante l'incontro, sono stati affrontati temi cruciali come la qualità degli interventi, la partecipazione dei cittadini alle decisioni, la sostenibilità economica e sociale della ricostruzione e la necessità di una visione strategica a lungo termine per il futuro del territorio aquilano. Le sigle sindacali hanno sottolineato l'importanza di non disperdere il patrimonio di esperienze e competenze acquisite in questi sedici anni, ma di utilizzarle per costruire una ricostruzione che risponda realmente alle esigenze della comunità e che possa scongiurare il rischio di una "morte" lenta e inesorabile della città, come paventato nel sottotitolo del seminario.