10 Settembre 2024
Un centro servizi per per persone in difficoltà e per famiglie con particolari esigenze assistenziali. Via libera alla realizzazione della Stazione di posta nei locali della ex scuola elementare di villa Pavone. La progettazione e i lavori esecutivi sono stati affidati all’azienda pugliese Lacogeit srl. La struttura, che per anni è stata utilizzata come sede del comitato di quartiere, è in abbandono da anni. Adesso l’edificio, i cui lavori saranno completati entro il 2026 per un importo di 600mila euro, si trasformerà in un centro servizi per persone con difficoltà e famiglie con particolari esigenze assistenziali o necessità di reinserimento socio lavorativo. Il tutto, con il supporto di psicologi, mediatori culturali e consulenti del lavoro. Saranno attivati servizi di domicilio postale, un pronto soccorso sociale h24, letti di emergenza, distribuzione di alimenti per i bisognosi. Inoltre, nella struttura, saranno messi a disposizione degli spazi per le associazioni di volontariato. Fin qui tutto bene se non fosse che la nuova destinazione del fabbricato non piace a numerosi residenti di villa Pavone che avrebbero voluto che quegli spazi fossero destinati a luogo di aggregazione del quartiere. Un braccio di ferro iniziato nel settembre dello scorso anno ma che non ha portato, per i residenti, i risultati sperati. Lo sconcerto - spiegano i residenti che hanno portato avanti una raccolta di firme, nasce non solo dalle modalità con cui è stata presa questa decisione (senza, cioè, alcun tipo di coinvolgimento) ma soprattutto da come sia stata completamente infranta la promessa fatta al quartiere dall’ormai ex assessore (ai tempi vicesindaco) Giovanni Cavallari di restituire la struttura come spazio fruibile a beneficio di tutta la comunità residente. Il progetto, secondo i numerosi residenti contrari, “toglierà alla nostra comunità l’unica sede presente e possibile a servizio del quartiere, una sede in cui a nostro avviso non ci sono nemmeno i requisiti di sicurezza (aree pedonali ad esempio) tali da creare un centro come deciso”.