16 Settembre 2024
Secondo l’indice criminalità Pescara sarebbe la prima in Abruzzo e al 36º posto nella graduatoria nazionale. A confermarlo i dati del Ministero dell’Interno elaborati de 'Il sole 24 ore'. Il particolare indicatore, nel 2024, ha rilevato dati in crescita rispetto al 2019. Un post COVID che narra uno scenario fatto di un 30% di reati nelle grandi città. Il tema della sicurezza più volte sollevato negli ultimi mesi proprio su Pescara, sia all’interno dei consessi politici comunali che sui tavoli di Questura e Prefettura, parla di continue azioni repressive sulla spinta non solo dei maggiori controlli, ma anche attraverso l’istallazione di telecamere diffuse sui territori, mantenendo sempre vivo il dibattito sulla richiesta dell’Esercito nei centri più grandi. In Abruzzo, difatti, dopo Pescara a seguire sul trend, Teramo (48ª nella classifica nazionale), Chieti (90ª) e il capoluogo Aquilano al 96º posto della graduatoria nazionale. A Pescara 11.032 sono stati i delitti denunciati solo nel 2023, dunque 3.531 ogni 100.000 abitanti, un 57% commessi esclusivamente nel capoluogo di provincia, poco meno Teramo con 9.724 delitti denunciati con il 18% concentrati nel capoluogo, di poco più in basso Chieti con il 20% e 9.750 delitti denunciati. La fotografia migliore tra le 106 province "mappate" dal dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno è proprio quella scattata all’Aquila, inserita al 96º posto nella graduatoria nazionale e con 7.058 delitti denunciati, con un ben il 31% di concentrazione nel capoluogo. Nodo cruciale resta sempre il potenziamento delle forze di polizia che risente tanto del numero delle dimissioni da pensionamento e carenza di organico, quanto dell'investimento in politiche sociali e sanitari e, non solo dunque la previsione di nuovi presidi di sicurezza oltre che al maggiore coordinamento tra forze di polizia sui territori.