17 Settembre 2024
Italexit Abruzzo ha recentemente sollevato forti critiche riguardo ai tagli significativi imposti alle quattro ASL regionali come parte della strategia anti-debiti per affrontare il disavanzo abissale. Marius Creati, coordinatore della città di Pescara, ha espresso preoccupazione per la situazione della sanità abruzzese, definendola “allo sbaraglio” e accusando l’amministrazione regionale di preferire i tagli piuttosto che soluzioni di risanamento. Creati ha sottolineato il mistero dietro il mancato intervento del Fondo Sanitario Nazionale, che avrebbe dovuto supportare le ASL in difficoltà. Secondo lui, la scelta di tagliare i fondi sta mettendo a rischio la stabilità delle attività ospedaliere, con possibili conseguenze catastrofiche per la salute pubblica. In una sua dichiarazione, Creati ha attaccato duramente l’amministrazione regionale, accusandola di aver provocato una “nuova ecchimosi sanitaria” che danneggia gravemente le quattro ASL provinciali. Ha evidenziato come i tagli e i risparmi, ammontanti a 68 milioni di euro, stiano causando un crollo della credibilità delle istituzioni sanitarie agli occhi dei cittadini. Creati ha inoltre criticato il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, che a maggio 2024 aveva dichiarato un deficit sanitario inferiore ai 20 milioni di euro, in contrasto con i dati ufficiali che indicano un buco di oltre 122 milioni di euro. Questa discrepanza, secondo Creati, mette in luce una gestione poco trasparente e inefficace delle risorse sanitarie. La situazione finanziaria delle ASL abruzzesi è così critica che si prevede un disavanzo di 200 milioni di euro entro la fine dell’anno, con il rischio di un commissariamento nel 2025. In buona sostanza, Italexit Abruzzo chiede un intervento immediato e concreto per risanare la sanità regionale, evitando ulteriori tagli che potrebbero avere conseguenze disastrose per i cittadini abruzzesi.