08 Aprile 2025
Anche la provincia di Teramo coinvolta nella presunta frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Foggia, che ha condotto un'approfondita indagine sull'importazione illecita e sulla commercializzazione di autovetture provenienti dall'estero. L'attività delle Fiamme Gialle è nata dal controllo fiscale su una società di Cerignola, che ha portato alla luce il giro di fatture false, firme contraffatte e attestazioni fittizie volte all'importazione e alla rivendita di vetture di lusso, tra cui Lamborghini, Ferrari e Porsce, ad un prezzo inferiore a quello di mercato, con la collaborazione di autoconcessionarie di ben 9 province italiane. Un giro affari di oltre 15 milioni di euro relativo a circa 300 auto, che grazie a due diversi e articolati sistemi fraudolenti, ha consentito ai presunti responsabili di evadere l'imposta sul valore aggiunto per circa 4, 5 milioni di euro. Per evadere l'Iva, infatti, le auto venivano importate con fatture false che facevano risultare i beni nel cosiddetto "regime del margine", esente da pagamento di Iva, oppure tramite presentazione di documentazione falsa nelle motorizzazioni, per far risultare le auto come provenienti dalla Repubblica di San Marino e i relativi obblighi tributari come già assolti da una società inesistente. L'operazione della GDF di Foggia ha consentito di denunciare 33 persone, di cui 22 rappresentanti di concessionarie, per reati tributari e per falso in atto pubblico. È stato inoltre chiesto e ottenuto il sequestro di vari immobili, autovetture, quote societarie e capitale finanziario, per un valore totale di 4, 5 milioni di euro, beni oggetto delle 13 misure cautelari reali eseguite dai finanzieri.