08 Aprile 2025
«Io credo che davvero questa sia una giornata storica, è la prima volta in 150 anni che finalmente si fa la ferrovia in Abruzzo e si collega l’Abruzzo con la Capitale della Repubblica e con il resto del mondo». Queste le parole del Governatore Marco Marsilio che aprono l’inaugurazione del cantiere per la tratta ferroviaria Pescara – Roma. L’opera diventa cantiere con l’inaugurazione dei primi due lotti dell’opera, i tratti tra interporto d’Abruzzo - Manoppello e Manoppello – Scafa. «Abbiamo iniziato nel 2022 – ha dichiarato Vincenzo Macello, commissario straordinario per il potenziamento della linea Roma Pescara - presentato la soluzione abbiamo anche studiato delle soluzioni alternative e da lì avviato tutto l’iter autorizzativo che ha previsto passaggi al Ministero dell’ambiente al Ministero della cultura; sono state valutate le migliorie al progetto realizzato; una volta chiusa l’intesa Stato – Regioni, finalmente abbiamo potuto poi avviare l’attività negoziale vinta dal consorzio Eterea che oggi insieme a Salcef darà inizio al cantiere. Questo è un giorno importantissimo perché inizieranno i lavori dei primi due lotti Manoppello, Scafa, interporto, ne seguiranno tanti altri ancora per quello che sarà poi un progetto di regime che prevede il potenziamento dell’intero dell’intera direttrice Roma – Pescara. Ovviamente abbiamo fatto molta attenzione a tutti gli aspetti di cantierizzazione per creare minor disagio al territorio. L’ultimazione dei lavori e l’attivazione sono previste entro il primo semestre del 2027. L’obiettivo del progetto, soprattutto per il tratto da Pescara a Scafa e da Pescara a Sulmona, è quello di incrementare la velocità quindi passare da quattro a dieci treni/ora e quindi da questo punto di vista si potrà creare veramente un pendolarismo quotidiano con un cadenzamento molto importante per portare i viaggiatori con la rotaia da Scafa a Pescara. Abbiamo inoltre ultimato le progettazioni per poi avviare gli iter autorizzativi e poi avviare conseguentemente ulteriori cantieri, dando la priorità a Pescara. Il costo dell’opera è di circa 450 milioni di euro, con un costo dell’intera opera di circa 900 milioni perché si tiene conto oltre che di quello che è stato dato in appalto anche della risoluzione delle interferenze, espropri e tutte le attività che vanno a completare poi i lavori dell’appaltatore. Ricordo – conclude Macello - che l’appaltatore oltre a realizzare il progetto che è stato messo a base gara, si occupa delle varianti annunciate, ovvero le migliorie del progetto in tutti i comuni per migliorare la viabilità e soprattutto la ricucitura del territorio da una parte all’altra della ferrovia». «Ci vorranno anni di duro lavoro, impegno sul territorio e finanziamenti importanti ma ce la faremo». Così il presidente Marco Marsilio. «La parte di ferrovia tra Pescara e Popoli è stata inaugurata prima del 1880, da allora non è mai stata potenziata o ammoderna dopo 150 anni lo Stato torna a costruire ferrovie in Abruzzo, dando alla regione la ferrovia che merita e che serve ai suoi cittadini e alle sue aziende». Il presidente è poi intervenuto anche in merito alla protesta che si è svolta a pochi metri dall’inaugurazione del cantiere e presieduta da Comferr e cittadini: «Tutti hanno diritto di protestare sono poche decine di persone rispetto alle migliaia che inizialmente erano state spaventate per chissà quali disastri. Abbiamo garantito che gli espropri avvenissero con giusti prezzi che risarcissero il disagio morale di dover cambiare casa ma la gran parte di quelli che hanno affrontato questo processo, hanno trovato con la mediazione della Regione, RFI e tutte le strutture di queste aziende dello Stato disponibili a riconoscere i loro diritti fino in fondo e la gran parte di queste persone oggi ha una casa migliore di quella che ha lasciato. Con un po’ di realismo io credo che tra il 2030 e il 2032 si potrebbe vedere la prima parte importante del risultato cioè completata tutta la parte dell’area metropolitana di Pescara completando magari anche il tratto tra Scafa e Sulmona e l’ingresso a Roma da Mandela a Roma che già da solo abbassa di circa mezz’ora la percorrenza media e poi completare il resto del progetto negli anni immediatamente successivi».