14 Aprile 2025
Due fabbriche autonome di banconote contraffatte, attivate su richiesta dai gestori dopo aver ricevuto, tramite l'applicazione di messaggistica Telegram, ordini da consegnare in tutta Italia e anche in vari paesi esteri. È questo il risultato di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza, con i reparti di Polizia Valutaria e Antifalsificazione Monetaria, nelle province di Chieti e Asti, per smantellare il traffico internazionale di banconote false ad opera di 2 soggetti attualmente indagati, di cui uno, di circa 50 anni residente e attivo nella zona di Lanciano, è attualmente denunciato in stato di libertà. Si svolgeva su Telegram la fase di contatto e di ordine della rete di commercio di banconote, il cui sistema di approvvigionamento è ancora in fase di analisi da parte delle Fiamme Gialle, e che potrebbe portare in un breve periodo all' identificazione di altre persone coinvolte. Le perquisizioni operate dai finanzieri nelle fabbriche smantellate hanno consentito di sequestrare oltre 4.500 banconote false per un valore di 170 mila euro, oltre a computer, smartphone, Sim e stampanti, oggetti usati per la fase di produzione e rivendita. Non solo, perché per il presunto falsario di Asti è scattato l'arresto, visto che la perquisizione della propria abitazione ha fatto rinvenire anche della sostanza stupefacente, oltre al materiale per il taglio, la pesatura e il confezionamento della stessa.