15 Aprile 2025
C’è la fila davanti alla chiesetta di Santa Lucia a Sulmona, alle sette di un lunedì sera. Il primo lunedì della Settimana Santa. E’ da qui che partono d’altronde le celebrazioni della festa più attesa e più amata, quella della Resurrezione e delle processioni, dei miserere e della corsa. Dentro si sorteggia la quadriglia che porterà la Madonna domenica prossima: un onore e un onere affidato alla sorte e alle mani di un bambino. Fuori e dentro la tensione è tanta, le tre aspiranti quadriglie pendono dalle mani di questo bambino e dalle labbra del sacrestano a cui è affidata la lettura dei nomi dei prescelti. Giampaolo Luongo, Umberto Ramunno, Guido Cistersiense e Giuseppe Rapone, saranno i quattro portatori, coloro sui quali domenica poco dopo mezzogiorno saranno puntanti gli occhi e i cuori di decine di migliaia di persone in piazza e di tutta la comunità. Con tutto il rituale di credenze e superstizioni che quei 15 secondi di corsa della Madonna che dal lutto passa al verde della gioia per il Figlio risorto, rappresentano nell’immaginario collettivo. Perché Sulmona è fatta di Pasqua, dal punto di vista identitario e anche economico. Oggi l’allestimento delle statue e degli arredi, domani le prove, giovedì la veglia con le promesse battesimali. Poi venerdì lo struscio e il possente coro dei trinitari per la processione del Venerdì Santo, un altro momento unico e di suggestione. Sabato sera quindi il trasferimento della Madonna dalla chiesa della Tomba a San Filippo, dove la Madre attenderà i santi bussare alla porta, prima di uscire lenta e in lutto, per poi correre verso il Figlio risorto.