06 Settembre 2024
L'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering ha diffuso i dati aggiornati sulle morti sul lavoro in Italia, delineando un quadro allarmante. L'Abruzzo, come molte altre regioni, non è immune da questo fenomeno. Nel primo semestre del 2024, il numero delle vittime sul lavoro è cresciuto del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo quota 577. Un dato che sottolinea l'urgenza di intervenire per migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. La nostra regione è stata classificata in zona arancione, indicando un rischio di infortunio mortale superiore alla media nazionale. Ciò significa che i lavoratori abruzzesi sono esposti a un pericolo concreto per la loro incolumità. Come emerso da precedenti analisi, il settore delle costruzioni continua a registrare il maggior numero di vittime, seguito da attività manifatturiere, trasporti e magazzinaggio e commercio. I dati mostrano che i lavoratori più anziani e gli stranieri sono le categorie più a rischio. Inoltre, il martedì si conferma essere il giorno della settimana con il maggior numero di incidenti mortali. Le cause di questa emergenza sono molteplici e complesse, tra cui la mancanza di investimenti nella sicurezza, lo sfruttamento lavorativo e la scarsa applicazione delle norme Per invertire questa tendenza è necessario un impegno congiunto da parte di tutte le istituzioni, delle imprese e dei lavoratori. È fondamentale aumentare i controlli, investire nella formazione e favorire la cultura della prevenzione. Promuovere una cultura della prevenzione significa far comprendere a tutti l'importanza della sicurezza sul lavoro.