06 Settembre 2024
La Commissione Urbanistica di Roseto degli Abruzzi, presieduta da Enio Pavone ha affrontato il tema della riperimetrazione della Riserva Borsacchio e si è pervenuti alla decisione di presentare, rispetto a questa vicenda, una risoluzione urgente per il prossimo Consiglio Comunale. Un atto unitario (risoluzione urgente) che proponga alla Presidenza della Giunta Regionale di modificare il Disegno di legge regionale che ha di fatto tagliato la riserva del Borsacchio, e la definitiva approvazione del PAN (Piano di assetto naturalistico) dagli organi competenti della Regione Abruzzo come licenziato dal Consiglio comunale della Città in data 27 gennaio 2024, ferma restando la disponibilità a partecipare ad un eventuale iter per una futura riperimetrazione. “Sono soddisfatto dell’esito della Commissione Urbanistica. Abbiamo ribadito che la norma che ha riperimetrato la Riserva del Borsacchio era palesemente incostituzionale perché non ha seguito il percorso previsto dalla Legge Quadro su Riserve e Parchi – afferma il Presidente della Commissione Urbanistica Enio Pavone – Circostanza sostenuta dal nostro Consiglio Comunale fin da dicembre scorso ma sollevata anche dal Ministero e dallo stesso Consiglio dei Ministri. Tanto è vero che anche il Presidente Marsilio si è dovuto impegnare a tornare sui suoi passi perché rischiava che il governo impugnasse la norma regionale. Oggi, l’unica strada da seguire è quella che vede l’abrogazione della norma “Taglia Riserva”, l’approvazione del Pan da parte della Regione e poi, eventualmente, avviare una fase di concertazione con tutti i portatori d’interesse e con tutti gli Enti interessati”. “Quello che dicevamo noi, ovvero dell’incostituzionalità del percorso che ha portato al taglio della Riserva Borsacchio, è stato affermato anche dai Ministeri e, indirettamente, dal Presidente Marsilio che, nel mese di giugno, con due Delibere di Giunta Regionale, ha avviato un nuovo iter per la riperimetrazione - aggiunge il Sindaco Mario Nugnes - Oggi torniamo a dire che è necessario, in primo luogo, completare l’iter relativo al Pan, abrogare ciò che è stato fatto in maniera illegittima lo scorso dicembre e, dopo, avviare la fase di confronto per una successiva ed eventuale riperimetrazione. Prima di arrivare ad un eventuale ricorso di fronte alla Corte Costituzionale noi crediamo che la politica possa ottenere un risultato oggettivo e capace di soddisfare tutte le parti in causa”.