06 Settembre 2024
Teramo potrebbe rivelarsi un comune all’avanguardia. Anticiperebbe persino il Governo nazionale. Il tutto, con una mozione della consigliera comunale civica Maria Cristina Marroni che ha presentato una mozione per il riconoscimento della cittadinanza onoraria agli stranieri residenti che abbiano positivamente svolto un ciclo scolastico. Personalmente reputo prioritario – nell’ottica di modernizzare il Paese e di adeguare la normativa nazionale al comune sentire – dichiararmi favorevole all’adozione del cosiddetto “Ius Scholae” quale strumento per il riconoscimento più accelerato della cittadinanza italiana a coloro che risiedano stabilmente sul territorio nazionale, anche e soprattutto tenuto conto – da insegnante – che l’integrazione si ottiene prioritariamente studiando la lingua e la cultura italiane. Segnalo come alcuni Comuni – ad esempio Brescia, Bologna, Ancona ed altri – abbiano già deliberato il riconoscimento della cittadinanza onoraria in favore degli stranieri residenti che abbiano positivamente svolto almeno un ciclo scolastico sul territorio (cioè le Elementari, oppure le Medie Inferiori, ovvero ancora le Medie Superiori). Tale strumento può certamente rivelarsi utile al fine accelerare il dibattito nazionale e di spingere il Parlamento a legiferare in tal senso, dato che la cittadinanza italiana è una competenza esclusivamente statale, mentre quella “onoraria” ha una valenza solo locale e di riconoscimento simbolico/onorifico. Per tali motivi - prosegue Marroni - ho ritenuto necessario e opportuno proporre apposita mozione consiliare, da discutere e votare nelle prossime sedute dell’Assise civica, concernente il riconoscimento della cittadinanza onoraria in favore degli stranieri residenti che abbiano positivamente svolto almeno un ciclo scolastico sul territorio comunale. In tal senso - conclude Marroni - invito tutti a voler avviare un dibattito pubblico, anche istituzionale, su tutto il territorio onde coinvolgere la popolazione e sensibilizzare i residenti sul tema del riconoscimento della cittadinanza italiana sulla base del cosiddetto “Ius Scholae”.