29 Agosto 2024
Anche l'attore Alessandro Gassmann in difesa dei cervi in Abruzzo. L'attore ha rilanciato sul suo profilo social l'appello del regista Riccardo Milani che ha diretto in Abruzzo il film “Un mondo a parte”contro l'uccisione di 500 cervi in Abruzzo. Nel post si legge: Cervi in Abruzzo, una vergogna che comprova l’incapacità della Regione Abruzzo a gestire le proprie meraviglie naturali. Insomma, il tema si fa sempre più caldo. Dopo l’onorevole Michela Brambilla altri big italiani scendono in campo a difesa dei cervi. E se ne stanno occupando anche i media nazionali. Fino a ieri sera il tg5 ha rimarcato la problematica soffermandosi sui cosiddetti “premi”: il Wwf ha infatti divulgato il listino prezzi ai quali dovranno attenersi i cacciatori. I cacciatori assegnatari dei capi da uccidere dovranno versare un contributo economico, chiamato premio, all’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) di riferimento. Le tariffe cambiano in base all’età e al sesso degli animali abbattuti e alla provenienza del cacciatore. 50 euro per i piccoli minori di 12 mesi (perché, se non fosse ancora chiaro, si potrà sparare anche ai cuccioli!), 100 euro per le femmine giovani e adulte, 150 euro per i maschi giovani e 250 euro per i maschi adulti. I cosiddetti premi aumentano se il cacciatore non è residente in Abruzzo tanto da arrivare fino a 600 euro per un maschio adulto. Per i maschi adulti con trofeo, ovvero le corna del cervo, le tariffe non sono state esplicitate, ma il prezzo sarà stabilito da un esperto abilitato e individuato dall’ATC. Intanto, dal 18 agosto ad oggi, quindi 10 giorni, sono quasi 80mila le firme raccolte nella petizione, lanciata dal Wwf e dalle associazioni ambientaliste, per fermare l’uccisione dei cervi in Abruzzo.