30 Agosto 2024
Le Guide del Borsacchio rilanciano la problematica relativa alla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio che, spiegano, dopo l'approvazione della legge "taglia-riserva" del 29 dicembre 2023, continua a vivere in uno stato di sospensione. “A otto mesi da quella data, nulla è stato fatto per correggere l'errore commesso dal Consiglio regionale che ha deciso di ridurre il 98% della superficie della Riserva, portandola da 1.100 a soli 24 ettari”, ricordano le Guide. Una decisione assurda e senza giustificazione, presa senza seguire alcuna procedura adeguata, che ha suscitato una forte opposizione popolare da parte di 300 realtà tra associazioni ambientaliste, comitati locali, sindacati, associazioni di categoria e forze politiche. Questa protesta è giunta fino alla stampa nazionale, con la raccolta di circa 32.000 firme per chiedere il ripristino della Riserva e diverse manifestazioni. Gli enti locali, a partire dal Comune di Roseto degli Abruzzi, hanno espresso la loro contrarietà alla riperimetrazione, e la questione è arrivata anche al Governo nazionale che per evitare di impugnare in Corte Costituzionale un legge regionale in aperto contrasto con le norme nazionali ha accettato un missiva del Presidente della Regione Abruzzo in cui si impegnava a seguire un iter corretto sospendendo effetti della legge. “La legge - aggiunge il WWF Teramo - fu quindi “attenzionata” dal Governo e il Presidente Marsilio evitò l’impugnativa davanti alla Corte costituzionale impegnandosi a riportare in Consiglio regionale una nuova proposta di perimetrazione. Avevamo ampiamente previsto che l’azione del Consiglio regionale avrebbe ulteriormente allungato i tempi di avvio della gestione dell’area naturale protetta e avrebbe impedito l’attuazione delle previsioni di sviluppo contenute nel PAN, non facendo così superare le norme transitorie di salvaguardia. Ci appelliamo a tutti i consiglieri regionali - conclude il Wwf - affinché lavorino subito ad una nuova proposta di legge che vada nella direzione del ripristino della perimetrazione originaria di 1.100 ettari, dell’approvazione del PAN e della nomina di un comitato di gestione”.