28 Ottobre 2024
Hanno tentato, con un singolare ed ingegnoso espediente, di introdurre droga e cellulari nel carcere di Castrogno, ma sono stati fermati ed arrestati dal personale di Polizia Penitenziaria, prontamente intervenuto. Ne dà notizia Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “I due, un uomo ed una donna residenti a Roma, sono stati sorpresi, venerdì notte scorso, nella zona demaniale del carcere mentre tentavano di fare entrare all’interno dell’istituto, tramite un’asta telescopica e corda, due telefoni cellulari e 100 grammi di hascisc, inseriti dentro una bottiglia di plastica. Il personale di polizia, mimetizzato nella vegetazione per servizi di prevenzione al contrasto di introduzione di cellulari e droga nella zona più vulnerabile dell’istituto, hanno fermato i due e li hanno tratti in arresto. Proprio questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida presso il carcere di Castrogno”. “Il SAPPE”, conclude Pallini, “si congratula con le donne e uomini della polizia penitenziaria teramana per la brillante operazione e chiede per loro un riconoscimento premiale ai vertici dell’amministrazione. Da tempo denunciamo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica, il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, che si dovrebbero invece ripristinare proprio a Castrogno, dalla mancanza in organico di poliziotti penitenziari al mancato finanziamento per i sistemi antintrusione e anti-scavalcamento, che spesso non funzionano”.