24 Novembre 2024
La violenza di genere è un problema che, purtroppo, non conosce confini geografici. In Abruzzo, come nel resto d'Italia, questa grave piaga sociale colpisce ogni anno tantissime donne, lasciando cicatrici profonde e indelebili Le statistiche regionali evidenziano un quadro preoccupante: ogni anno, in Abruzzo, le forze dell'ordine registrano numerosi casi di violenza domestica. Nel 2023, sono stati circa 2.000 gli interventi legati alla violenza di genere, di cui molti hanno riguardato denunce di abusi fisici e psicologici da parte di partner o ex partner. Purtroppo, questi numeri sono solo la punta dell'iceberg, perché molte donne non trovano il coraggio di denunciare, spesso a causa di paura, vergogna o minacce da parte degli aggressori. Un dato allarmante riguarda la provincia di Pescara, che ha visto un incremento dei casi di violenza domestica. Anche Teramo L’Aquila e Chieti non sono immuni da questa triste realtà, con una costante richiesta di supporto ai centri antiviolenza e alle forze dell'ordine. Le cause della violenza di genere affondano le radici in un contesto culturale e sociale che, purtroppo, non ha ancora eliminato gli stereotipi di genere e le disuguaglianze strutturali. La paura di non essere credute o di subire ritorsioni da parte degli aggressori rende ancor più difficile denunciare gli abusi. In risposta a questa emergenza, le istituzioni abruzzesi stanno lavorando per offrire supporto alle vittime. In particolare, i centri antiviolenza sono un punto di riferimento fondamentale per chi cerca aiuto. "L'Associazione Donatella Tellini” Centro Antiviolenza dell’Aquila organizza corsi di formazione per operatrici volontarie. L'Associazione "La Casa di Iris", con sedi a Pescara e Teramo, è uno degli esempi di struttura che fornisce accoglienza, supporto psicologico, e consulenze legali per le donne vittime di violenza. Tuttavia, l’impegno contro la violenza di genere deve limitarsi solo all’assistenza alle vittime, ma deve concentrarsi soprattutto sulla prevenzione. È fondamentale che nelle scuole e nelle università si promuova una cultura del rispetto e della parità di genere, insegnando ai giovani a riconoscere le dinamiche di abuso e a rispettare i diritti delle donne. La lotta alla violenza di genere deve diventare un impegno collettivo che coinvolga istituzioni, associazioni, famiglie e ogni singolo cittadino.