27 Dicembre 2024
Tensioni sulla gestione delle assunzioni alla ASL 1 Abruzzo. La segreteria regionale UGL ha diffidato formalmente l'azienda sanitaria, chiedendo l'immediata revoca della Deliberazione n. 2567 del 28 novembre 2024, relativa alla riapertura dei termini di un concorso per dirigenti amministrativi. Secondo il sindacato, la tempistica di questa delibera sarebbe quantomeno sospetta, giungendo a soli due giorni dall'approvazione in Consiglio Regionale del progetto di legge n. 30 del 26 novembre 2024, poi divenuta legge regionale n. 24 del 9 dicembre 2024. Questa legge, all'articolo 10, impone alle ASL l'utilizzo delle graduatorie regionali vigenti per le assunzioni, al fine di ottimizzare la spesa pubblica. L'UGL contesta la scelta della ASL 1 di riaprire i termini di un concorso "dormiente" dal 2022, invece di attingere alla graduatoria per dirigenti amministrativi approvata dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e Molise (IZS) con Deliberazione n. 305 del 27 maggio 2024, considerata l'unica graduatoria regionale valida. Il sindacato ricorda anche le precedenti "retromarce" della ASL sull'utilizzo di graduatorie di altri enti, come il Comune dell'Aquila e il Consiglio Regionale, con tanto di sospensione di una assunzione per presunte irregolarità. L'UGL definisce la risposta della direzione strategica della ASL 1 come "peggio del buco", accusandola di contraddizione e di voler proseguire con il concorso nonostante l'obbligo di utilizzare la graduatoria dell'IZS, configurando uno spreco di risorse pubbliche. Per l'UGL, questa scelta sarebbe una violazione della normativa regionale e degli obiettivi di contenimento della spesa sanitaria. Il sindacato chiede quindi la revoca della Deliberazione n. 2567 e l'utilizzo della graduatoria dell'IZS, minacciando ulteriori azioni legali per tutelare la legittimità dell'azione amministrativa e il rispetto della legge. La vicenda è ora al vaglio delle autorità competenti, tra cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila, a cui è stata inviata la nota di diffida.