30 Dicembre 2024
L’ultimo consiglio dell’anno è stato anche l’ultimo dell’amministrazione Di Piero: Sulmona torna nel tunnel dello scioglimento anticipato del consiglio comunale che oggi ha celebrato una seduta drammatica, certificando ancora una volta l’assenza di una classe dirigente. Tutti a casa prima dello spumante di mezzanotte, dopo un tentativo nel quale le opposizioni hanno chiesto al sindaco, con un ordine del giorno irricevibile, di dimettersi. Subito dopo le firme, una a una, dei nove consiglieri di minoranza, diventati maggioranza dopo il ritorno del consigliere Gianluca Petrella in opposizione la scorsa settimana. Epilogo di una consiliatura durata poco più di tre anni, ma vissuta con durissime frizioni sin dal principio. Le premesse, però, non sono certo confortanti: il sindaco Di Piero è il quinto sindaco a cadere prima della scadenza del mandato negli ultimi 25 anni, due decenni e mezzo caratterizzati, ad eccezione della sindacatura Casini, dalle dimissioni contestuali e in blocco della maggioranza dei membri del consiglio, senza neanche un confronto politico vero, che non sia andato, almeno, oltre le accuse e le invettive reciproche. Ora l’arrivo del commissario prefettizio che traghetterà la città fino alle elezioni della prossima primavera. Sul suo tavolo troverà problemi importanti di cui si sarebbe dovuta occupare, invece, soprattutto la politica: dalla questione Cogesa, alla vertenza Magneti Marelli. Nella città senza guida e senza classe dirigente.