13 Marzo 2025
«Lavoro, diritti, dignità!» questo è il grido dei dipendenti Dussmann, ditta che ha rilevato nel 2014 l’appalto delle pulizie del presidio ospedaliero di Pescara riducendo gli orari di lavoro settimanale a un numero consistente del personale. I dipendenti in presidio davanti alla Prefettura rivendicano condizioni di lavoro dignitose, a fronte di contratti part-time, anche a 15 ore settimanali, con salari insufficienti. Nonostante le rassicurazioni l’azienda ha continuato a ricorrere a ore di lavoro supplementari o in regime straordinario senza implementare gli orari contrattuali dei dipendenti. Di queste istanze si è fatta portavoce l’Unione sindacale di base a fianco dei lavoratori. «A questi lavoratori viene applicato il contratto nazionale multiservizi che è uno di quelli che viene riconosciuto tra i contratti poveri - spiega Romeo Pasquarelli di Unione sindacale di base - per questo chiediamo innanzitutto che la Regione metta mano alla situazione degli appalti che sono diventati un girone dantesco. C’è la possibilità di internalizzare questi servizi, azione che aumenterebbe anche la qualità dei servizi e a lungo termine secondo studi fatti da enti terzi, produrrebbe anche un risparmio economico. Chiediamo che all’interno degli appalti almeno vengano introdotti dei criteri che stabiliscono un salario minimo e anche una percentuale minima di part-time perché il part-time dovrebbe essere una scelta del lavoratore invece in questo mondo degli appalti non lo è. Si tratta di un’imposizione che produce una precarietà e una povertà costante che non termina mai. Al Prefetto chiediamo di convocare un tavolo con l’assessorato regionale per cercare di capire che cosa vuole fare la politica purtroppo l’unica responsabile di questa situazione».