23 Ottobre 2024
Dopo il sit-in di protesta di lavoratori e sindacati contro la decisione di Dante Labs di avviare un licenziamento collettivo (in cui sono coinvolti 13 lavoratori) e di aver licenziato altre 7 persone, la vertenza arriva in Regione, con un tavolo di confronto che si è svolto ieri tra l’Assessorato alle Attività Produttive, Lavoro e Ricerca Industriale e la GCIL dell’Aquila. Gli esiti mostrano le due parti sulla stessa lunghezza d’onda. La CGIL già da tempo aveva chiesto a Dante Labs di utilizzare strumenti alternativi al licenziamento collettivo ed individuale. Richiesta avvalorata dall’assessorato che ha raccomandato all’azienda di ricorrere al licenziamento solo ed esclusivamente come extrema ratio, invitando poi il rappresentante dell’impresa, Andrea Riposati, a valutare il ricorso agli ammortizzatori sociali e al Fondo Interprofessionale che la Regione Abruzzo ha recentemente messo a disposizione delle aziende. Al contempo, la sigla sindacale ha insistito anche per il pagamento delle retribuzioni arretrate ai lavoratori e alle lavoratrici, che da circa tre mesi sono senza stipendio, e per l’elaborazione di un piano di rilancio dell’attività d’impresa, sottolineando poi come il settore biotech rappresenti una risorsa strategica per la città e per la regione. Dopo questo confronto si attende ora la risposta dell’azienda che, al momento, non ha ancora fornito alcun riscontro immediato rispetto a quanto richiesto.