22 Ottobre 2024
Oltre 1550 abruzzesi sono confluiti nel fiume umano di 20mila persone che ha sfilato a Roma per difendere il futuro dell’industria automobilistica italiana. Organizzato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, lo sciopero unitario del settore ha visto la partecipazione di lavoratori provenienti da tutta Italia, con una nutrita delegazione abruzzese. Il corteo, che ha attraversato le vie del centro, è stato un chiaro segnale di allarme lanciato dai sindacati contro le politiche industriali di Stellantis, giudicate insufficienti a garantire il futuro degli stabilimenti, tra i quali quello della val di Sangro. I manifestanti hanno chiesto maggiori investimenti, un piano industriale solido e certezze per l’occupazione. L’automotive è una colonna portante dell’economia italiana e rappresenta migliaia di posti di lavoro. I manifestanti, in buona sostanza, chiedono al governo e all’azienda di intervenire con urgenza per trovare soluzioni condivise. In modo particolare, la delegazione abruzzese ha sottolineato l’importanza della mobilitazione, evidenziando le ricadute negative che una crisi del settore avrebbe sul territorio.