25 Novembre 2024
Arresti domiciliari e utilizzo del braccialetto elettronico per un 59enne di Penne accusato di atti persecutori, minaccia aggravata e detenzione illegale di munizionamento di armi da guerra. La vicenda è partita lo scorso gennaio, quando una donna ha denunciato ai Carabinieri di aver ricevuto una lettera anonima, redatta con un normografo per evitare che la calligrafia potesse essere riconoscibile, con gravi minacce di morte rivolte anche ai familiari. Dentro la busta, anche un proiettile da guerra. Sono scattate immediatamente le indagini e la vigilanza attiva a tutela della donna. Il gesto si è ripetuto nel mese di ottobre con le stesse modalità a danno di un’amica della vittima. Le due donne hanno poi raccontato che i comportamenti ossessivi dell'uomo erano iniziati già nel 2021. Una volta riconosciuto dalle vittime i carabinieri hanno perquisito la casa del 59enne, trovando oltre ai proiettili da guerra uguali a quelli spediti alle donne, altre munizioni illegalmente detenute e il normografo utilizzato per scrivere le lettere. È scattato quindi l'arresto in flagranza di reato e sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Pescara, Gennaro Varone che ha concordato in pieno le risultanze investigative emerse, il Gip del Tribunale di Pescara ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari.