12 Ottobre 2024
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo ha disposto la consegna dei lavori di restauro del Santuario della Madonna delle Grazie a Teramo alla ditta appaltatrice. L’intervento, finanziato nel suo complesso da fondi PNRR, si è reso necessario per i danni riportati dall’edificio oggetto di intervento, successivamente al sisma 2016 e si concluderà entro dicembre 2025. I lavori, per un importo pari a poco più di 2 milioni di euro, riguarderanno principalmente la riparazione del danno da terremoto e il miglioramento sismico, insieme agli interventi di restauro sugli apparati decorativi del Santuario. L’intervento, frutto di una collaborazione tra Ministero della Cultura e Ministero dell’Interno, a cui il Fondo per gli Edifici di Culto afferisce, è simbolo di una buona prassi di interazione tra istituzioni dello Stato a livello centrale e sul territorio, il Ministero della Cultura ha infatti assegnato i fondi PNRR per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e restauro del patrimonio culturale, per un totale di circa 240 mln di euro, al fondo FEC. La Soprintendenza ha invece agito sul territorio in qualità di soggetto attuatore per conto del FEC nella gestione dell’appalto e ha incaricato il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e Sardegna della direzione dei lavori. “Un altro tassello nella ricostruzione 2016 è in via di completamento, dopo un lavoro che ha visto impegnati gli uffici della Soprintendenza e del FEC, per riconsegnare alla pubblica utilità un importante edificio di culto per la città di Teramo. Quello sul Santuario della Madonna delle Grazie è un intervento che fa parte di un più vasto programma del Ministero della Cultura su quest’area, nel centro storico della città capoluogo di provincia”, ha dichiarato l’architetto Cristina Collettini, che ci ha tenuto a ringraziare le istituzioni coinvolte per la sinergia dimostrata nell’attuazione dell’intervento e i tecnici della Soprintendenza per l’impegno e i risultati conseguiti.