20 Dicembre 2024
Tensioni tra l'ASL 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila e i cittadini per via di avvisi di pagamento relativi a mancate disdette di prestazioni sanitarie. La ASL ha deciso di differire i termini di pagamento delle cartelle dagli attuali 30 a 90 giorni, ma la questione di fondo resta irrisolta e anzi, si acuisce. Il problema è che molti utenti lamentano di non aver ricevuto alcuna conferma di disdetta al momento della comunicazione, avvenuta spesso tramite semplice telefonata al CUP o, fino a poco tempo fa, di persona. Questa prassi aziendale, che non prevede il rilascio di alcuna ricevuta, mette i cittadini nell'impossibilità di comprovare l'avvenuta disdetta, esponendoli al rischio di dover pagare per prestazioni non usufruite. Il Centro Giuridico del Cittadino chiede l'annullamento di tutte le cartelle relative a queste mancate disdette. Secondo l'associazione, la responsabilità ricade sulla ASL 1, la cui prassi aziendale lacunosa ha generato una situazione di incertezza e difficoltà per i cittadini della provincia dell'Aquila. L'assenza di una prova di disdetta, infatti, non può essere imputata all'utente. La disdetta delle prestazioni sanitarie avveniva, e in alcuni casi avviene tuttora, tramite una semplice telefonata al CUP. Questa modalità non prevede l'invio di alcuna conferma scritta, né via email, né per raccomandata, SMS, WhatsApp o altri mezzi. Fino a un anno fa, anche la disdetta comunicata verbalmente di persona presso il CUP non veniva attestata da alcuna ricevuta. Questa mancanza di tracciabilità crea un vuoto probatorio a discapito dell'utente. Per chi avesse ricevuto un avviso di pagamento e desidera chiarimenti, la ASL 1 mette a disposizione un indirizzo email: recuperocrediti@asl1abruzzo.it. Nell'email è necessario indicare il numero e la data dell'avviso. È inoltre possibile recarsi presso gli sportelli CUP della ASL.