12 Ottobre 2024
Un atto deliberativo della ASL aquilana, datato 20 settembre, apre all'ipotesi del trasferimento del servizio di Riabilitazione Territoriale dall'attuale sede di Collemaggio ad una porzione (quella centrale) dell'edificio ex-G8 dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. Sull'atto deliberativo non c'è ancora il parere dei tecnici, ma l'operazione, qualora andasse in porto, potrebbe portare con sè una serie di criticità. In prima battuta riguardo due aspetti di tipo logistico che tra l'altro sono strettamente legati, ossia accessibilità e sicurezza. Questo vista la presenza di barriere architettoniche che non renderebbero agevole la fruizione degli spazi ex-G8 per gli utenti della Riabilitazione Territoriale. E poi c'è anche un altro tema. Con l'eventuale spostamento della Riabilitazione Territoriale all'edificio ex-G8, a L'Aquila si andrebbe a fare un ulteriore passo sulla strada dell'accentramento dei servizi dentro il perimetro ospedaliero. Una strategia che sarebbe in netta controtendenza rispetto agli attuali dettami normativi, che vorrebbero un maggiore sviluppo della sanità territoriale, vicina ai cittadini e che possa sgravare il carico operativo che pesa proprio sugli ospedali. Il tutto mentre ad oggi la struttura della Riabilitazione Territoriale a Collemaggio ha, oltre ai numeri, spazi e caratteristiche adeguate per offrire un servizio di qualità agli utenti. Insomma, un trasferimento del servizio potrebbe voler dire passare dal "virtuoso" al "virtuale".