La Famiglia di Giorgio Lanciotti non si arrende

di Serena Suriani

19 Ottobre 2024

Da mercoledì scorso, dopo 26 giorni di ricerche, la Prefettura ha interrotto le ricerche dell’escursionista disperso sul Gran Sasso, Giorgio Lanciotti, 35 anni. Ma la famiglia non si arrende. “Noi non ci rassegniamo a immaginare Giorgio disperso sul Gran Sasso e faremo di tutto per ritrovarlo” spiega il papà Gloriano Lanciotti conosciutissimo ex direttore provinciale della Cna, ex presidente della Camera di Commercio di Teramo e componente della giunta Camerale. Le ricerche sono state sospese dopo 26 giorni in cui centinaia di carabinieri, vigili del fuoco, finanzieri, carabinieri, volontari e amici lo hanno cercato su vie impervie e di alta quota. 26 giorni in cui i genitori di Giorgio non hanno mai lasciato Prati di Tivo nella speranza di una notizia che mettesse fine a questi giorni di indefinibile angoscia. “Faccio un appello a tutti i volontari che in questi giorni si sono adoperati nelle ricerche e che stanno pensando ad altre spedizioni. Li abbraccio tutti e li ringrazio infinitamente a nome della mia famiglia per quello che stanno facendo”. È di ieri un nuovo appello sui social, dopo quello dei primi di ottobre, del decano delle guide alpine teramane Pasquale Iannetti che ha invitato nuovamente gli alpinisti del Centro Italia molti dei quali già si erano già mobilitati, invano, nella ricerca del 35enne rosetano «a fare un ultimo tentativo con delle discese in corda doppia sulle pareti della vetta orientale e delle salite sulla parete est e sud» come scrive lo stesso Iannetti che ha inoltrato una lettera al prefetto di Teramo per consentire loro di portare con l’elicottero tutto il materiale necessario. Ci saranno due squadre. Una condotta da Pasquale Iannetti e da alcuni volontari, un'altra da professionisti della montagna vicino alla famiglia e che vede coinvolto l’esperto di montagna Davide Peluzzi. Primo giorno di nuove ricerche, martedì prossimo.

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