19 Ottobre 2024
Il progetto del biodigestore non dovrà essere assoggettato alla procedura di verifica dell’impatto ambientale. È quanto stabilito dal comitato VIA, che ieri ha rimesso il proprio giudizio alla TEAM, soggetto delegato dal Comune di Teramo per l’attuazione dell’intervento, che adesso potrà procedere a presentare la richiesta dell’autorizzazione integrata ambientale e, successivamente, a bandire la gara d’appalto. “Il giudizio del comitato VIA, che esclude il progetto dalla verifica di impatto ambientale – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – conferma la bontà del lavoro svolto e consente, adesso, alla TEAM, di proseguire speditamente e arrivare quanto prima a bandire la relativa gara d’appalto. Un progetto che è destinato, come ho evidenziato più volte, a imprimere una svolta epocale nella gestione dei rifiuti, confermando come Teramo sia all’avanguardia sui temi della sostenibilità ambientale e di un futuro sostenibile dal punto di vista energetico”. Soddisfazione viene espressa anche dall’Assessore con delega alla pianificazione generale e realizzazione degli impianti e delle infrastrutture della Cittadella dell’Economia Circolare Graziano Ciapanna. “La non assoggettabilità a VIA rappresenta un tassello importante e non posso che ringraziare gli uffici comunali e della TEAM per il lavoro svolto e tutte le istituzioni che hanno affrontato con doverosa puntualità ogni aspetto della procedura. Il biodigestore rappresenta il futuro nel trattamento di rifiuti sul territorio provinciale e non solo. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno e alla capacità di programmazione e progettazione messa in campo in questi anni”. Il nuovo impianto, finanziato a valere sul PNRR con una somma di circa 28 milioni, avrà una capacità di trattamento di 35-40mila tonnellate all'anno di rifiuto organico, ai quali possono essere aggiunti gli scarti dell’attività agricola e permetterà di sostituire il gas naturale (risorsa non rinnovabile) con il bio-metano, il cosiddetto “Green gas”, ed utilizzarlo come combustibile per automazione, con parte residuale destinata ad impianti di cogenerazione per soddisfare i consumi di energia elettrica e riscaldamento; eliminare l'impatto ambientale equivalente a 170mila chilometri all’anno percorsi da un Tir con capacità di carico pari a 30 tonnellate; contenere il consumo di suolo e bonificare una ferita ambientale quale quella dell’inceneritore dismesso da decenni; ridurre il costo di conferimento (trasporto) dei rifiuti solidi urbani ad altro impianto e di smaltimento per Teramo capoluogo e per i comuni della provincia, eliminando anche il traffico dei mezzi sulla strada (economia stimata per 35.000-40.000 t pari a 1,4 milioni di euro/anno); ridurre il costo della bolletta.