03 Dicembre 2024
La Provincia di Teramo ha scritto al custode giudiziario degli impianti di risalita di Prati di Tivo, dopo una serie di approfondimenti, per chiarire gli aspetti oggetto di controversia con la ditta 'Marco Finori'. Dalla documentazione acquisita sia in Regione Abruzzo sia in Asfisa (l'Agenzia governativa per la sicurezza delle infrastrutture dei trasporti che fa capo al relativo Ministero) la revisione decennale generale scade nel 2029, mentre risulta in scadenza quella quinquennale. L'adempimento della quinquennale (ai sensi della normativa di riferimento, DM 2003/2025 e Decreto dirigenziali MIT 8 gennaio 2016 articolo 2) spetta al direttore o responsabile di esercizio nominato dal gestore, perché - si legge in una nota della Provincia - solo lui ha le qualifiche professionali per procedere a queste operazioni. La Provincia, in quanto proprietaria dell'impianto, si farà carico degli eventuali oneri puntualmente rendicontati. A questo proposito, considerato lo specifico della figura del custode giudiziario: "poiché la cabinovia è ricompresa fra i beni oggetto di sequestro" si ritiene che la ditta 'Marco Finori' "per poter effettuare la revisione, non possa prescindere dalla previa autorizzazione e ogni altra indicazione da parte del Giudice". Infine, nella nota si puntualizza quanto detto in passato, ovvero che per gli Obellx, impianti di distacco controllato delle valanghe, "la Provincia ha posto in essere tutte le operazioni necessarie al riposizionamento e resta in attesa da parte della Regione Abruzzo di indicazioni sul soggetto che sarà deputato a gestirli", condizione non superabile, questa, visto che si tratta di un sistema che va utilizzato in remoto esclusivamente da personale specializzato e incaricato. "Abbiamo atteso con pazienza di avere tutti i riscontri giuridici a quanto sostengo da mesi - sottolinea il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo - Mi auguro che l'autorevolezza delle fonti fughi definitivamente ogni dubbio. Ora chi vuole lavorare davvero per la montagna e per gli impianti di Prati di Tivo ha tutti gli elementi per farlo. 'Finori' si farà autorizzare dal giudice per le manutenzioni, sulla base di preventivi e rendiconti puntuali noi pagheremo la nostra parte, dalla Regione dobbiamo sapere a chi consegnare gli Obellx, definitivamente chiarito che non siamo i proprietari".