03 Dicembre 2024
Una vera e propria "stangata" rischia di mettere in ginocchio l'ASM, la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti a L'Aquila. Il Tribunale dell'Aquila – Sezione Imprese ha accolto la richiesta del Cogesa, la società consortile che gestisce anche la discarica di Noce Mattei a Sulmona, emettendo un'ingiunzione di pagamento di 717mila euro che ASM dovrà sborsare entro il 12 dicembre. Aecondo il Partito Democratico di L'Aquila, a pagare saranno, inevitabilmente, i cittadini aquilani, sia in termini economici che attraverso un servizio sempre più carente. La responsabilità di questa pesante situazione ricade chiaramente sulla politica locale, in particolare sul sindaco Pierluigi Biondi, si legge nella nota del PD. La vicenda si trascina ormai da anni. Non è la prima volta che il Comune dell'Aquila e ASM entrano in conflitto con il Cogesa, dopo che nel 2018 l'amministrazione Biondi autorizzò la municipalizzata a entrare nel consorzio. Con il passare degli anni, i conferimenti di rifiuti aquilani nella discarica di Noce Mattei sono aumentati, e così anche le tariffe per il trattamento dei rifiuti, salite da 120 euro a tonnellata nel 2021 a 145 euro nel 2023, nonostante il contratto originario fissasse il prezzo a 110 euro. Tuttavia, ASM ha deciso di non riconoscere l'aumento delle tariffe, dando vita a un braccio di ferro che ha avuto come esito finale l'ingente somma da pagare. Per il PD aquilano questo problema è in gran parte il risultato dell'incapacità dell'amministrazione Biondi di attivare un efficiente servizio di raccolta differenziata, con un tasso che non supera il 40%, ben al di sotto della media regionale di oltre il 65%. Questa inefficienza non solo comporta un servizio di qualità inferiore per i cittadini, ma si traduce anche in una delle Tari più alte d'Italia, un peso che ricade soprattutto sulle famiglie aquilane.