03 Dicembre 2024
Sulla trasformazione del sito di interesse comunitario del Gran Sasso il cosidetto SIC in Zona Speciale di Conservazione è ormai guerra aperta tra le asbuc teramane e aquilane e la giunta Marsilio. In una nota congiunta, le Asbuc e alcuni Comuni del Teramano hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera di Giunta regionale n.953 che, di fatto, prevede tale trasformazione. Delibera firmata dall’assessore leghista Emanuele Imprudente il 28 dicembre 2023, la medesima è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale lo scorso 19 giugno senza, a dire delle Asbuc e dei Comuni ricorrenti, il dovuto confronto con i rappresentanti delle comunità montane e pedemontane. Già all'epoca dei fatti, gli Usi Civici avevano promesso battaglia contro una delibera che, una volta in vigore, bloccherebbe ogni attività di espansione turistica e zootecnica nell’area, mettendo anche in difficoltà tutto ciò che ruota attorno ai pascoli. L’atto della Giunta, infatti, punta ad includere l’intera area del Gran Sasso tra quelle in cui è previsto il massimo grado di protezione ambientale, imponendo quindi che tutti gli interventi che vi si intendano realizzare vengano sottoposti a valutazioni di incidenza ambientale in modo molto più specifico. “Invitiamo formalmente i vertici della Regione - tuona la Asbuc di Assergi - ad interessarsi di questa complessa vicenda; se non la si affronta non potranno individuarsi, in tempi ragionevoli, delle soluzioni che possano effettivamente essere adottate per poter rimodulare il sito di interesse comunitario del Gran Sasso“. “Noi rappresentanti delle popolazioni montane e pedemontane coinvolte siamo realmente delusi dall’atteggiamento, sinora tenuto, delle forze politiche tutte – conclude la nota -. Il confronto su un tema così delicato ed importante per il futuro delle popolazioni dell’area interna del Gran Sasso, non può più essere inviato. Basta con il silenzio; non possiamo pensare che i nostri politici non vogliano farlo o, ancor peggio, non siano in grado“.