04 Dicembre 2024
E’ fissata al 20 dicembre l’udienza in cui i giudici della Cassazione decideranno sul ricorso presentato dai legali della Provincia per ottenere, con una successiva istanza, il dissequestro dell’edifico Delfico a cui sono stati apposti i sigilli due mesi fa. In questo scenario continuano a muoversi e a interrogarsi gli studenti del Delfico, che sabato torneranno a manifestare con un corteo che da piazza Dante, alle 14.30, si dirigerà verso piazza Orsini dove si terrà un dibattito sul futuro della scuola. “In qualità di rappresentanti d’istituto del liceo “M. Delfico”, - scrivono gli studenti in una nota nell’ancillare il corteo - facciamo notare che sembra che l’attenzione mediatica e delle istituzioni ora si sia spostata su soluzioni alternative al Delfico, e ciò non rispecchia il volere degli studenti. In molti pensano di fare i nostri interessi, non considerando che per noi, diretti interessati, è totalmente estraneo e futile dibattere di colori politici e dinamiche interne. Noi ci rivolgiamo alle istituzioni, nella loro interezza, perché sono loro i nostri “padroni di casa”, ma ci aspettiamo sinergia e collaborazione. Questo è ciò che manca. Manca impegno, manca cura, manca ascolto nei nostri confronti. Il liceo Delfico vuole con tutto se stesso rientrare nella sua sede storica, insostituibile e inimitabile in caratteristiche strutturali, logistiche, ed economiche, ma anche e soprattutto sociali, culturali e storiche. A gran voce, ribadiamo che gli studenti ancora sostengono la causa e sono convinti della possibilità di riaprire il palazzo Delfico. A costo di sembrare ripetitivi e petulanti, continueremo a manifestare per questo. Organizzeremo, dunque, un nuovo corteo, che questa volta rispecchi le volontà del corpo studentesco, e soprattutto le sue priorità. La protesta avrà luogo sabato 7 Dicembre dalle ore 14:30 alle ore 17:00 e il corteo partirà da piazza Dante e si fermerà in piazza Orsini dove daremo voce a tutte le parti coinvolte. È per noi sconsiderato pensare di poter abbandonare piazza Dante e quell’edificio che, non a caso, ostentiamo stampato sul cuore. Riteniamo che tutte le energie della Provincia e del Comune di Teramo debbano concentrarsi sull’accelerare le pratiche tecniche e legali, e su ciò che potrebbe accadere nel malaugurato caso in cui non si riuscisse ad ottenere il dissequestro solo in seconda battuta”, concludono gli studenti.