11 Dicembre 2024
L’autunno sindacale comincia a scaldarsi a Sulmona, per un inverno che si annuncia gelido. E che già alla fine di questo mese potrebbe riservare ai 24 lavoratori della Service Key, l’azienda che si occupa delle pulizie nello stabilimento della Magneti Marelli, un drammatico pacco natalizio. Questa mattina, così, i dipendenti dell’azienda che ha annunciato il licenziamento collettivo, si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli della fabbrica per discutere del loro futuro e decidere le forme di lotta. Il punto è che la Service Key non ha partecipato alla gara d’appalto per le pulizie perché l’ha ritenuta non conveniente, questo, secondo i sindacati, vuol dire che l’eventuale subentro, che al momento non esiste formalmente, potrebbe decidere, seppur nel rispetto della clausola di salvaguardia, di tagliare bruscamente, orizzontalmente o verticalmente, le ore di servizio di questi lavoratori che, già oggi, non navigano certo nell’oro. Ipotesi, tra l’altro, perché a meno di venti giorni dalla scadenza del contratto non esiste ancora formalmente un nuovo appaltatore, con la Marelli che non si è presentata davanti al prefetto e che, dicono i sindacati, è latitante. Di qui la necessità di farsi sentire, di studiare forme di lotta che richiamino l’attenzione anche sulla loro vertenza. La prima occasione sarà quella del consiglio comunale straordinario convocato a Sulmona, ma aperto a tutti i sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio, che si terrà il prossimo 20 dicembre e in occasione del quale i lavoratori saranno presenti in massa, non escludendo l’occupazione simbolica del Comune. La vertenza della Service Key, d’altronde, è solo un campanello d’allarme e, si teme, la prima di una valanga che minaccia di travolgere tutto il settore dell’automotive, dove i pesci più piccoli, ma gli unici rimasti in valle, che siano la Marelli, la Service Key o la Sodecia di Raiano, rischiano di scomparire davanti allo spettro di Stellantis.