06 Gennaio 2025
Un messaggio di speranza e di pace risuona da Rivisondoli, nel cuore dell'Abruzzo, attraverso la 74ª edizione del suo storico Presepe Vivente, il più antico d'Italia. Davanti a oltre 10.000 persone, la Piana di Pié Lucente si è trasformata in uno scenario suggestivo, grazie anche alla neve caduta, per rappresentare la Natività e lanciare un appello di pace in un momento storico segnato da conflitti in diverse parti del mondo, dalla Palestina all'Ucraina, dall'Africa all'America Centrale. La giornata è stata ricca di emozioni, a partire dalla vestizione della Madonnina, quest'anno interpretata dalla sedicenne Camilla Monaco, visibilmente emozionata quando il vescovo diocesano, Mons. Michele Fusco, le ha posto sul capo il velo storico, simbolo di una tradizione che si tramanda dal 1951, anno della prima edizione del Presepe. Accanto a lei, Agostino Iannelli, originario di Agnone e ufficiale della polizia locale in pensione, ha vestito i panni di San Giuseppe. Il Bambinello era Elia Scialla, di soli otto mesi, l'ultimo nato del paese, accompagnato dal bisnonno nelle vesti di pastore decano. Oltre cinquecento figuranti, provenienti da diverse località di Abruzzo e Molise, hanno animato la rappresentazione, con la partecipazione di diverse associazioni e gruppi. Il Presepe Vivente ha preso vita con quattordici quadri che hanno ripercorso le tappe fondamentali della Natività: dall'Annunciazione a Maria al dubbio di Giuseppe, dal censimento di Erode al viaggio verso Betlemme, fino alla nascita di Gesù Bambino nella capanna, illuminata da fuochi pirotecnici silenziosi. Infine, l'adorazione dei pastori e l'arrivo dei Re Magi, con il tradizionale assalto finale del pubblico alla capanna per scattare una foto ricordo. Massimo Di Francesco, organizzatore della manifestazione, ha definito il Presepe Vivente di Rivisondoli una "missione", un punto di riferimento tra le manifestazioni dedicate alla Natività e il suo costante messaggio di pace e solidarietà, particolarmente significativo nel contesto attuale.