18 Marzo 2025
Il via libera del Consiglio regionale che autorizza l'Abruzzo a diventare membro dell'associazione European Chemical Regions Network (ECRN) apre nuove prospettive per l'industria chimica regionale, con una forte presenza del comparto chimico-farmaceutico nella provincia aquilana. La notizia è stata annunciata dall'assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, all'indomani dell'approvazione del disegno di legge della Giunta regionale per l'adesione al network delle regioni chimiche europee. Questa adesione rappresenta un passo significativo per il settore industriale abruzzese, promettendo di facilitare l'integrazione in reti produttive e commerciali a livello europeo. L'assessore Magnacca ha espresso con chiarezza il potenziale di questa adesione per il territorio: «L'appartenere a network produttivi in ambito europeo non fa altro che facilitare alcuni importanti processi di inserimento in reti produttive e commerciali che sono di grande importanza». Questa dichiarazione sottolinea come l'adesione all'Ecrn possa semplificare l'accesso per le aziende abruzzesi a circuiti economici più ampi e strutturati a livello continentale. L'assessore ha aggiunto che «Proprio questa adesione può rappresentare un motivo di crescita per l'industria regionale abruzzese». In questo modo, l'Ecrn si configura come uno strumento in grado di promuovere attivamente lo sviluppo del comparto chimico abruzzese attraverso diverse leve strategiche. Un aspetto cruciale evidenziato dall'assessore Magnacca è il valore del confronto con altre realtà operanti nel medesimo mercato: «Il confronto con realtà simili che operano nello stesso mercato non può che generare un valore aggiunto nella crescita». Questo suggerisce che l'Ecrn offrirà all'Abruzzo una piattaforma privilegiata per lo scambio di esperienze e buone pratiche con altre regioni europee caratterizzate da una forte presenza dell'industria chimica. Questa interazione può stimolare l'adozione di modelli di successo e l'individuazione di nuove opportunità di sviluppo. Per comprendere meglio la portata di questa adesione, è fondamentale definire cos'è l'European Chemical Regions Network (ECRN). Si tratta di un'associazione internazionale senza scopo di lucro che opera sulla base di un'adesione aperta a tutte le regioni chimiche e ai soggetti interessati all'interno dell'Unione Europea. L'Ecrn è guidata dagli interessi delle sue regioni membri nel promuovere la competitività, la crescita, l'innovazione e la sostenibilità delle aziende chimiche situate nei loro territori. L'associazione si impegna a costruire capacità interregionali attraverso catene del valore transfrontaliere, priorità comuni di specializzazione intelligente e progetti finanziati dall'Ue. La fiducia reciproca, l'apertura, la trasparenza e l'inclusività sono i principi fondamentali su cui si basa l'operato dell'Ecrn. Nato formalmente nel 2008, l'Ecrn si è evoluto in una piattaforma ricca di conoscenze che affronta una vasta gamma di sfide per l'industria chimica, come la concorrenza globale, la scarsità di materie prime, le normative, la carenza di competenze e la digitalizzazione. Le regioni membri traggono grande vantaggio dall'opportunità di apprendere reciprocamente, condividere soluzioni e cercare azioni congiunte attraverso lo scambio di migliori pratiche, la partecipazione a studi, progetti, documenti di posizione ed eventi a livello europeo. In questo modo, l'Ecrn avvicina le regioni e i loro portatori di interesse, consentendo loro di identificare complementarietà e collaborare a beneficio dell'industria chimica e delle industrie correlate lungo la catena del valore. Attraverso le attività del network, attori pubblici, industriali e della ricerca possono valorizzare il proprio potenziale e promuovere l'eccellenza. Allo stesso tempo, l'Ecrn è in grado di rappresentare gli interessi comuni delle regioni chimiche presso i responsabili politici europei, monitorando gli sviluppi a livello europeo e posizionandosi rispetto alle proposte legislative che potrebbero influenzare l'industria chimica regionale. Dalla ricerca fatta in rete, ho appreso che l'Ecrn offre diverse categorie di adesione: "Full Membership" per le autorità regionali, "Affiliate Membership" per altre entità giuridiche che supportano gli obiettivi dell'ECRN, e "Honorary Membership" per persone o enti che hanno reso servizi eccezionali all'associazione. L'Abruzzo, in quanto autorità regionale con una significativa presenza dell'industria chimica, rientra nella categoria di "Full Membership". L'esistenza della categoria "Affiliate Membership" apre la possibilità anche per le aziende chimiche, gli istituti di ricerca e altri stakeholder abruzzesi di interagire direttamente con il network europeo, ampliando ulteriormente i benefici dell'adesione regionale. L'Ecrn svolge anche un ruolo attivo nel lobbying e nell'influenzare le politiche europee. Tra i principali dossier europei di interesse per l'ECRN figurano la politica chimica, il Reach, la politica industriale, l'economia circolare, la bioeconomia, l'efficienza delle risorse e le materie prime, le tecnologie abilitanti fondamentali, l'energia, l'ambiente e il cambiamento climatico, la ricerca e l'innovazione, la politica regionale e di coesione, le specializzazioni intelligenti, le competenze, la formazione e l'occupazione, lo sviluppo sostenibile e i programmi Horizon 2020 e Horizon Europe. Questa attività di rappresentanza a livello comunitario assicura che le specificità e le esigenze delle regioni chimiche, tra cui ora anche l'Abruzzo, siano prese in considerazione nei processi decisionali dell'Unione Europea. L'adesione all'Ecrn riveste particolare importanza per la provincia dell'Aquila, riconosciuta a livello nazionale come un significativo polo chimico-farmaceutico. Ad esempio, recentemente, il Sole 24 Ore ha dedicato approfondimenti al settore farmaceutico aquilano, evidenziando la presenza di colossi come Dompé, Menarini e Sanofi. Menarini, ad esempio, ha un sito produttivo proprio a L'Aquila, mentre Sanofi ha uno stabilimento strategico a Scoppito, focalizzato sulla produzione su larga scala di farmaci solidi orali e destinato a diventare un centro di eccellenza mondiale per lo sviluppo di molecole innovative. La presenza di queste importanti aziende sottolinea il ruolo cruciale del settore chimico-farmaceutico per l'economia dell'area aquilana. Inoltre, ci fanno sapere che l'Università dell'Aquila collabora attivamente con aziende come Sanofi, ad esempio sull'automazione delle linee produttive, evidenziando un forte legame tra ricerca e industria nel territorio. L'ingresso dell'Abruzzo nell'Ecrn può ulteriormente rafforzare queste sinergie, offrendo nuove opportunità di collaborazione a livello europeo per le aziende e gli istituti di ricerca aquilani. Un elemento centrale della strategia regionale, come espresso dall'assessore Magnacca, è la volontà di «promuovere investimenti in ricerca e sviluppo per facilitare la transizione verso prodotti e processi sostenibili, creando in questo modo la giusta integrazione con i principi dell'economia circolare». Questo impegno verso la sostenibilità è pienamente in linea con gli obiettivi dell'Ecrn, che pone un forte accento sulla promozione di pratiche industriali chimiche sostenibili. L'economia circolare rappresenta un modello di produzione e consumo che mira a mantenere i prodotti e i materiali in uso il più a lungo possibile, riducendo al minimo i rifiuti e massimizzando il valore delle risorse. Nel settore chimico, l'economia circolare può manifestarsi attraverso diverse strategie, come il riciclo chimico di plastiche e altri materiali, l'utilizzo di materie prime rinnovabili di origine vegetale, chiamata comunemente chimica verde, e lo sviluppo di processi produttivi a basso impatto ambientale. L'adesione all'Ecrn offrirà alle aziende chimiche abruzzesi l'opportunità di accedere a conoscenze, tecnologie e potenziali collaborazioni per implementare i principi dell'economia circolare, contribuendo a una transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale ed economica. Questa adesione a reti europee come l'Ecrn può generare un impatto economico significativo per le regioni coinvolte. Anche se non siano disponibili stime specifiche per l'Abruzzo, l'appartenenza all'Ecrn faciliterà l'accesso a progetti e finanziamenti europei destinati al settore chimico. Questi fondi possono sostenere iniziative di ricerca e sviluppo, l'adozione di tecnologie innovative e sostenibili, e la creazione di nuove infrastrutture, stimolando la crescita economica e la creazione di posti di lavoro qualificati. Inoltre, l'integrazione nelle reti produttive e commerciali europee può migliorare la competitività delle aziende abruzzesi, aprendo nuovi mercati e opportunità di esportazione. La condivisione di conoscenze e migliori pratiche con altre regioni chimiche avanzate può anche favorire l'innovazione e l'adozione di processi produttivi più efficienti e sostenibili, con benefici a lungo termine per l'economia regionale. In buona sostanza, l'adesione dell'Abruzzo all'European Chemical Regions Network rappresenta un passo avanti strategico per il settore chimico regionale. Questa iniziativa, fortemente voluta dall'assessorato regionale alle Attività produttive, offre concrete opportunità di crescita, innovazione e sostenibilità per le aziende abruzzesi, in particolare per il distretto chimico-farmaceutico della provincia dell'Aquila. L'accesso a una vasta rete di collaborazione europea, la possibilità di partecipare a progetti finanziati dall'Ue e il confronto con altre realtà industriali avanzate rappresentano fattori chiave per rafforzare la competitività del territorio e promuovere una transizione verso un'economia più circolare e rispettosa dell'ambiente.