19 Settembre 2024
Abruzzo escluso dal monitoraggio sulla trasparenza per i tempi d'attesa sulle prestazioni sanitarie ambulatoriali portato avanti dalla Fondazione GIMBE. Il motivo sta nel fatto che la nostra Regione, pur essendo dotata di un portale telematico unico per controllare i tempi di attesa, ad oggi lo tiene aggiornato con il solo dato storico (ossia quello antecedente al 31 dicembre 2023). E'diventato così impossibile - per la Fondazione GIMBE - controllare quelli che erano i sei indicatori decisi per portare avanti lo studio sulla trasparenza e completezza dei dati sulle liste d'attesa. Si trattava anzitutto della visualizzazione dei dati; a seguire il numero di prestazioni monitorate ed il tempo di attesa medio o mediano. In aggancio a quest'ultima voce la percentuale di rispetto dei tempi di attesa per le diverse classi di priorità (tre in tutto: breve, differibile e programmata). Infine, il confronto tra i dati delle diverse Aziende Sanitarie Locali del territorio regionale di riferimento. A livello nazionale, nello studio della Fondazione GIMBE, solo sei Regioni spiccano per completezza delle informazioni sulle liste di attesa e sono Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria e Veneto. Altre otto tra Regioni (Calabria, Piemonte, Toscana, Marche, Sardegna, Molise, Valle d'Aosta) e Province autonome (Bolzano) danno una risposta di trasparenza parziale. Infine, oltre all'Abruzzo, sono state escluse dal monitoraggio della Fondazione GIMBE sule liste d'attesa anche Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Provincia autonoma di Trento (per il nodo della mancanza dei dati aggiornati sui portali unici) e poi Lombardia, Campania e Basilicata che proprio non hanno un portale unico di riferimento.