27 Novembre 2024
Continua il processo a Mirko De Martinis, convivente di Alina Cozac per 16 anni, finito a giudizio con la accusa di averla strangolata in casa a Spoltore il 22 gennaio del 2023. Un decesso che inizialmente sembrava per cause naturali ma che l’autopsia ha invece attribuito a infiltrazioni emorragiche "che sarebbero segni evidenti di un traumatismo violento a livello del collo". Oggi in Corte d'Assise a Chieti sono stati ascoltati gli amici della vittima. Il racconto che ne esce delinea un quadro ormai, purtroppo, ricorrente. Alina sarebbe voluta andare via di casa e lasciare il compagno, lo avrebbe fatto probabilmente dopo aver superato l'esame di guida e un'amica, che lei il giorno prima della morte cercò di contattare sette volte, era pronta ad ospitarla in casa sua a Teramo. Alina una notte sarebbe scappata perché preoccupata del comportamento del compagno che aveva una faccia stravolta, uno sguardo inquietante, ed aveva cominciato ad accusare lei di essere il male e di portare il male in quella casa. Oggi la Corte ha sentito, fra l'altro, il consulente tecnico del Pm che esaminò telefoni e pc della vittima e del compagno ricostruendo il traffico telefonico e recuperando dati, anche visto che, come ha testimoniato l’amica della vittima, Alina "per evitare problemi con Mirko cancellava alcuni messaggi in quanto lui le controllava il telefono in sua assenza". Un amico poi ha rievocato la telefonata "piuttosto aggressiva" che una sera la donna ricevette dal compagno. Quella sera voleva andare dai carabinieri, ma la stazione era chiusa e chiamò il 113, "però anche loro non l'hanno aiutata più di tanto – ha riferito. La Corte oggi ha acquisito anche i verbali di sommarie informazioni rese dal personale del 118 che intervenne la notte del decesso nell'abitazione di Spoltore. Prossima udienza, con altri testimoni, il 28 gennaio 2025.