28 Gennaio 2025
All’indomani delle dichiarazioni del sindaco Gianguido D’Alberto che addossava la responsabilità della crisi del commercio in centro storico al governo, interviene l’opposizione che in sintesi speiga: “I ristori non risolvono il problema”. L’attacco arriva da Fratelli d’Italia con i consiglieri comunali Franco Fracassa, Laura Angeloni e Alessandro Di Berardino: “Dopo sette anni alla guida della città, proporre indennizzi per i commercianti del centro storico non è una risposta all’altezza delle aspettative dei cittadini. Si tratterebbe di un provvedimento temporaneo, che può offrire un sollievo momentaneo ma che non risolve i problemi profondi che affliggono il cuore di Teramo. Serve un cambiamento di rotta che vede proprio il commercio come protagonista attraverso una visione complessiva e condivisa della città, una visione unitaria che integri in un unico progetto diversi aspetti. A Teramo, oltre che i residenti, sono spariti i negozi al dettaglio e attività di commercio ambulante e per questo i servizi, la vivibilità, la sicurezza e l’attrattività della nostra città sono sempre più a rischio, anche a causa della desertificazione commerciale. Per prima cosa, deve essere prioritaria una politica di “qualità” del centro: il decoro urbano, la pulizia e percorribilità delle nostre strade, bisogna garantire la sicurezza, l’attrattività turistica ma deve essere assicurata soprattutto l'accessibilità e dunque la fruibilità del centro.Accessibilità al punto vendita significa garantire ai clienti la possibilità del parcheggio. Ma sotto questo aspetto, sono state fatte scelte sbagliate e punitive con le tariffe esagerate delle innumerevoli strisce blu. Il Sindaco, invece di pretendere come sempre l’intervento di altre Istituzioni, farebbe bene a mettere in campo politiche comunali vere in favore delle persone e non volte alla ricerca esclusiva di pubblicità personale. Come abbiamo più volte sottolineato, bisogna cambiare subito rotta, scegliendo di stare accanto alla gente” spiegano i consiglieri. A darrgli manforte anche il consigliere della Lega Berardo Rabbuffo che afferma: “"E finalmente anche il Sindaco se n’è accorto che Teramo è una città ben più che moribonda, che il commercio è agonizzante, che i negozi, i locali, gli esercizi di ogni tipo hanno abbassato le saracinesche, consegnando la città alla desertificazione urbana. Si è finalmente accorto che quella città viva, attiva, proiettata verso il futuro esisteva solo nelle dichiarazioni e nei comunicati stampa suoi e dei suoi assessori. All’ennesima chiusura dell'ennesima attività commerciale si è improvvisamente accorto che il centro storico è invivibile, impraticabile e pressoché inaccessibile, tra gli impalcati, i mezzi di lavoro, le gru e le recinzioni di cantieri sorti tutti contemporaneamente, con negozi e attività costretti a sgomberare, con spazi di pertinenza occupati ben oltre ogni effettiva necessità da auto e mezzi di cantiere, con i cittadini costretti a infilarsi in stretti e insicuri passaggi tra un cantiere e l' altro, senza più neanche l'ombra di un parcheggio libero. Il Sindaco se n’è dunque accorto e prontamente ha reagito: come? Dando la colpa al governo, nazionale e regionale. Si potrebbe chiudere qui, visto che la cosa si commenta da sola. Perché' aggiungere l’ovvio?” Addossare ora, a disastro avvenuto, la responsabilità al governo e alla Regione, invocando ristori che, purtroppo, ove anche fossero leciti e possibili, nulla risolverebbero, è solo ulteriore riprova dell'inadeguatezza di questa amministrazione" conclude Berardo Rabbuffo.