15 Marzo 2025
Nuovo stop per il canile municipale di Sulmona dove i lavori di svuotamento della vasca dei reflui sono stati sospesi a seguito del ritrovamento nell’invaso di rifiuti vari, tra cui sembra anche ossa di cane. Un’ipotesi che se confermata potrebbe aprire inquietanti scenari, soprattutto in relazione al fatto che nel 2019 nelle pertinenze del canile vennero trovate delle fosse comuni dove erano stati seppelliti diversi esemplari a quattro zampe. La vasca, d’altronde, dicono gli ex gestori, non è mai stata svuotata completamente ed è quindi un mistero quello che può nascondersi sul fondo. In ogni caso la ditta a cui è stato affidato l’incarico di svuotare la vasca si è dovuta fermare, perché dopo i primi prelievi in superficie il codice Cer del rifiuto è cambiato. Ora il Comune ha fatto eseguire un prelievo sul fondo e attende gli esami di laboratorio, per capire come e anche con quali soldi aggiuntivi bonificare l’area. Uno stop che si aggiunge ad un lungo ritardo che tiene ormai i randagi di Sulmona ospiti a Collelongo dal luglio scorso, quando Asl e carabinieri-forestali ordinarono lo sgombero della struttura perché inadeguata. I lavori di adeguamento, in realtà, voluti dall’ex sindaco Di Piero dopo venti anni di abbandono, sono stati conclusi ad agosto. Da allora, però, si attende l’accatastamento della struttura, nelle cui more si doveva bonificare la vasca dei reflui, ormai non più necessaria perché il sito è stato collegato alle fognature. Passaggio burocratico necessario per iscrivere il canile l’anagrafe regionale e renderlo finalmente legale. Un bollino necessario per permettere ai randagi di Sulmona, nel frattempo ridotti nel numero di due terzi, di tornare a casa. Dopo l’ultimo stop, ci vorrà probabilmente ancora del tempo. Mentre a Noce Mattei regna un inusuale silenzio.