25 Ottobre 2024
Il settore dell’auto nell’Unione Europea ed in Italia in particolare non vive un periodo roseo: i dati sulle vendite mostrano un mercato in declino, le aziende fermano interi stabilimenti, minacciano chiusure e licenziamenti, i dipendenti organizzano scioperi. Sono in grossa difficoltà anche le più grandi imprese europee, quelle che hanno avuto un ruolo importante nell’industrializzazione del continente e che di questo processo sono diventate un po’ il simbolo, come la Volkswagen tedesca e Stellantis, erede dell’italiana Fiat e della francese Peugeot. Proprio la crisi dell’automotive è stato uno dei temo al centro dell’incontro svoltosi oggi pomeriggio nella sede di Confindustria Teramo, alla presenza dell’On. Fausta Bergamotto, Sottosegretaria di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nell’incontro privato sono state discusse le iniziative a sostegno delle imprese locali e dell'industria in generale, con un focus su automotive e transizione 5.0. “L’automotive è un settore in crisi ma diciamo che noi avevamo già ad inizio legislatura avviato dei tavoli di discussione per affrontare queste problematiche, C'è una questione legata alla crisi del settore e c'è una questione legata a Stellantis. Viviamo una fase di doppia transizione Green ed ecologica dove l'Europa ha avviato il percorso ci porta verso l’auto elettrica al 2035. Gli obiettivi sono condivisibili sempre e comunque e soprattutto questi ma quello che non condividiamo, e lo abbiamo detto sin dall’inizio, sono le tempistiche e metodi all'industria visto il tempo necessario. Quantomeno, se non è possibile dare tempo va dato il supporto economico necessario per poter provvedere ad una transizione nel modo giusto, per potersi riconvertire nel modo giusto. In Italia la situazione è legata al fatto che abbiamo un unico produttore, Stellantis: sono stati commessi purtroppo degli errori in passato - prosegue l’onorevole Bergamotto - quando FCC è confluita in Stellantis nel 2021 il Governo ha ritenuto in quel momento di non esercitare la Golden Power e quindi di non avere nessun tipo di garanzia né sulla produzione né suo’occupazione. Quindi noi oggi ci ritroviamo in una situazione veramente difficile però sono due strade parallele che stiamo percorrendo. In Europa abbiamo avviato con l'Italia ma molti paesi ci stanno seguendo un rilancio di una nuova politica industriale del settore chiedendo quantomeno la revisione della clausola del regolamento che permette di poter fare la valutazione di impatto non un po' di anticipo le nostre produttrici dovranno pagare delle sanzioni molto molto pesanti se questo non verrà fatto io non credo che né l’Italia né l'Europa di poterselo permettere”. Quindi ci sono barlumi di speranza e soprattutto si guarda in positivo? “Barlumi di speranza per arrivare ad una revisione ci sono. Come rappresentante del governo non posso dire che non guardiamo in positivo però bisogna anche essere obiettivi e credo che siamo arrivati un po' troppo tardi e quindi il settore sta per implodere e dobbiamo prendere provvedimenti”, conclude il sottosegretario Bergamotto.