28 Novembre 2024
Non sono purtroppo confortanti i segnali che arrivano da Roma dove oggi si è tenuto un incontro tra i sindacati e i vertici della Magneti Marelli. Per lo stabilimento di Sulmona non ci sono prospettive di ripresa, anzi: il contratto di solidarietà attivato lo scorso agosto per un anno è stato prorogato di ulteriori dodici mesi. Fino all’estate 2026, insomma, gli orari e le buste paga dei 460 dipendenti saranno più leggeri. Preoccupa anche e soprattutto il piano degli esuberi che per il 2025 raddoppia quasi la portata: dagli 85 del 2024 ai 147 previsti nel 2025. Non solo: da quanto annunciato oggi dall’azienda, a partire da gennaio prossimo la fabbrica sulmonese perderà un pezzo nella catena produttiva, perché i semi corner del Ducato, principale commessa dello stabilimento, saranno direttamente assemblati nello stabilimento Stellantis di Atessa. Uno scippo, se così si può definire, che costerà in termini di manodopera quattro operai a turno, personale che ora dovrà trovare una nuova collocazione nella catena di produzione. A risentirne, ovviamente, sarà tutto l’indotto che ruota intorno alla Magneti Marelli, che a sua volta risente della crisi di Atessa e di tutto il settore dell’automotive. Proprio qualche giorno fa, ad esempio, la Sodecia Automotive di Raiano si è trovata costretta ad attivare anch’essa i contratti di solidarietà per i suoi cinquanta dipendenti: un anno a regime ridotto che, probabilmente, sarà anche qui destinato ad un prolungamento di dodici mesi.