11 Aprile 2025
Con l’avvicinarsi della data istitutiva della Nuova Pescara, prevista per il primo gennaio 2027, i cittadini chiedono maggiore chiarezza durante il delicato processo di fusione, perché a pagarne le spese sono soprattutto le aree periferiche della provincia di Pescara. A manifestare maggiori perplessità infatti, sono i cittadini di Spoltore e Montesilvano che andrebbero verso la sospensione o la revoca del progetto di fusione, e proprio di questo si è parlato durante un consiglio comunale straordinario. Le posizioni sono chiare. La nascita della Nuova Pescara, non dovrà comportare una marginalizzazione dei territori periferici, Spoltore – ha precisato il primo cittadino, Chiara Trulli, non dovrà diventare anello periferico di Pescara, l’obiettivo dunque, è quello di preservare l’identità dei territori. «Noi stiamo vedendo una vera e propria annessione da parte in modo particolare di Pescara ma quello che mi preoccupa è la visione strategica di lunga durata, in merito alla destinazione del nostro territorio; questo in modo particolare sul carcere o come in passato su discariche e canili. Spoltore non vuole diventare l’anello periferico di Pescara, noi dobbiamo avere delle garanzie perché oggi nei documenti programmatici regionali, mi riferisco ad esempio al riparto del fondo di coesione, così come le strategie territoriali, non c’è un euro riservato alla fusione e al nostro territorio allora, quali sono le opportunità? Quali sono gli aspetti positivi? Il 7 marzo ho scritto una lettera a Marsilio e a Sospiri e attendo risposte».