18 Giugno 2024
Ospedale Mazzini di Teramo all'avanguardia nel trattamento senza incisioni delle patologie dell'aorta. L'aorta è la più grande e importante arteria del corpo umano. Emerge dal ventricolo sinistro del cuore e trasporta il sangue ossigenato a tutte le parti del corpo. Un felice esempio di collaborazione fra la Cardiochirurgia e la Radiologia dell’ospedale di Teramo che ha portato a un ulteriore passo avanti nel trattamento totalmente endovascolare delle malattie dell’aorta. Infatti è stato effettuato il primo impianto in Abruzzo, e tra i primi in Italia, di una endoprotesi Castor Microport. Questo device permette di trattare in modo rapido e definitivo la patologia che coinvolge l'arco aortico e l'aorta toracica discendente preservando l'integrità delle arterie che originano dall'aorta e irrorano le braccia o il cervello. Nello specifico è stato possibile trattare un giovane paziente (già operato di sostituzione valvolare aortica con tecnica mini-invasiva) con problematiche coagulative e una dissezione dell'aorta toracica, attraverso due semplici punture mediante le quali i chirurghi e i radiologi hanno "navigato” nelle arterie del paziente e rilasciato la protesi a livello del segmento patologico sotto guida angiografica. “Gli specialisti dei diversi settori collaborano ormai da anni in un’unica equipe multidisciplinare che permette di approcciare le malattie dell’aorta senza incisioni chirurgiche. E’ questo un esempio di quanto la Asl di Teramo punti sull’innovazione dei processi e delle procedure per offrire una qualità delle prestazioni sempre migliore ai nostri pazienti”, dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia.“Il vantaggio è stato evitare un intervento molto impattante dal punto di vista biologico attraverso una procedura che ha permesso al paziente una dimissione in tempi brevissimi”. La collaborazione fra cardiochirurghi e radiologi-interventisti rende possibili interventi minimamente invasivi che in passato erano eseguiti solo con la chirurgia tradizionale con problematiche post-chirurgiche molto rilevanti”.