24 Dicembre 2024
Un processo complesso quello della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore che dovrà portare infine alla nascita della Nuova Pescara. Un Comune moderno ed efficiente che non risenta del peso della macchina burocratica, ottimizzando i costi di gestione. Ma come sempre, dalla teoria alla pratica, ci si scontra con le realtà oggettive, l’obiettivo sarà coniugare le esigenze dei tre Comuni. A manifestare le perplessità maggiori sono soprattutto i Comuni di Montesilvano e Spoltore, preoccupati per una gestione "Pescarocentrica" o per meglio dire che ponga la Città adriatica al centro della vita amministrativa, lasciando indietro le zone periferiche. Il Comune di Montesilvano, da sempre contrario alla creazione di Nuova Pescara, propone un progetto più ambizioso: candidarsi a diventare provincia Metropolitana. "Montesilvano ha le potenzialità per diventare un punto di riferimento nel panorama italiano – ha dichiarato il sindaco De Martinis. La fusione, così come concepita, rischia di omologare la nostra città. Vogliamo mantenere la nostra identità e crescere in modo autonomo". Il sindaco di Spoltore Chiara Trulli, evidenzia invece come le disparità tra i tre Comuni rendano complessa la fusione dei servizi, soprattutto di quelli essenziali. Tolti i 10 servizi finora unificati, restano quelli maggiormente impattanti sulla comunità, legati agli enti d’ambito, si pensi al sociale, evidenzia la Trulli.