13 Novembre 2024
Affittavano case inesistenti a lavoratori stranieri regolarmente residenti sul territorio. E’ così che due fratelli teramani, un uomo di 40 anni e una donna di 44, entrambi disoccupati e con precedenti di polizia sono riusciti ad estorcere del denaro a due cittadini stranieri. Venuti a conoscenza della ricerca di un’abitazione sul litorale da parte di una operaia di origini nigeriane, i due sono riusciti a convincerla a sottoscrivere un contratto di locazione per un’abitazione di un loro conoscente previo pagamento di un anticipo di 2.200 euro. Truffato con le stesse modalità anche un connazionale dell’operaia, anche lui regolarmente residente sul territorio e convinto a pagare oltre 1.100 euro con la promessa di avere l’abitazione in zona Alba Adriatica entro una quindicina di giorni. Nel frattempo, i due truffati hanno ricevuto anche dei messaggi telefonici da parte del proprietario di casa, in cui li tranquillizzava e giustificava i ritardi con problemi burocratici o lavori da ultimare. A seguito della richiesta della donna di visionare l’appartamento che aveva già affittato i due avrebbero preso tempo con varie scuse, arrivando a giustificare il ritardo nella consegna con una truffa del proprietario delle abitazioni nei confronti dei due teramani. La dinamica della truffa è stata scoperta a seguito di una lunga indagine da parte dei carabinieri di Teramo che, dopo la denuncia da parte dei due cittadini stranieri, sono arrivati a scoprire che il fantomatico proprietario delle abitazioni, i cui dati comparivano nei contratti, non esisteva, e che il numero di telefono usato per tranquillizzare i cittadini stranieri era riconducibile proprio ai due fratelli. I carabinieri, a margine dell’accaduto, consigliano di visionare sempre gli alloggi prima di pagare anticipi sull’affitto e di rivolgersi immediatamente alle forze di polizia in caso di dubbi.