06 Dicembre 2024
Arriva, attesa in realtà, la richiesta di archviazione per otto dei diciannove agenti della polizia stradale di Pratola Peligna, finiti nell’inchiesta cosiddetta dei furbetti del sonnellino. Il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Sulmona, Stefano Iafolla, ha infatti chiesto al giudice per le indagini preliminari di stralciare la posizione degli otto, per la tenutità dei fatti contestati e perché, di conseguenza, non ci sono a loro carico ragionevoli previsioni di condanna. Richiesta attesa, dopo che per gli altri undici, al contrario, era stata avanzata quella di rinvio a giudizio, procedimento arrivato ieri sul banco del gup di Sulmona che, però, dopo alcune eccezione presentate dai legali per competenza territoriale, si è riservato di decidere e ha rinviato l’udienza preliminare al prossimo 21 gennaio. I poliziotti della stradale sono accusati a vario titolo di peculato, truffa ai danni dello Stato, falso, omissione di atti d’ufficio e di soccorso, interruzione di pubblico servizio e per quattro di loro anche di furto. In sostanza, nel corso delle indagini durate quasi tre anni, e che sono state condotte dagli stessi colleghi, gli indagati avrebbero sistematicamente falsificato gli orari di ingresso e uscita, utilizzato l’auto di servizio per attività private, dormito in auto anziché pattugliare le strade, rifiutandosi in alcune occasioni di soccorrere persone e colleghi in alcuni incidenti. All’inchiesta madre, se ne è poi aggiunta un’altra, dopo che a due poliziotti che avevano condotto le indagini, vennero recapitati a casa dei proiettili in busta con la scritta “questo basta”. Gli undici per i quali è stato richiesto il processo, furono anche sospesi dal servizio nell’estate dello scorso anno e poi reintegrati dal tribunale del Riesame. Salvo poi essere trasferiti in altra sede.