11 Aprile 2025
L'associazione “Società Civile” nell’ambito delle iniziative educative programmate per il 33° Premio Borsellino in Abruzzo dopo Roseto, Nereto e Pineto ha organizzato anche a Teramo, nell’auditorium dell’Istituto “Forti” un incontro con Pinuccio e Lella Fazio, un padre e una madre, che ormai da 24 anni, sensibilizzano gli studenti al rispetto delle regole e ai valori dell'educazione civica iniziando l'incontro con il racconto della storia del loro figlio Michele, vittima innocente delle mafie. Michele Fazio, fu ucciso dalla mafia nel 2001, ritrovandosi nel mezzo di uno scontro armato tra due clan rivali di Bari vecchia. La storia dell’omicidio di Michele Fazio, è una vicenda che fa male anche a decenni di distanza. Una vicenda con un insegnamento: la lotta per la legalità riguarda tutti, l’uomo comune non è qualcosa di scollato, di potenzialmente esente da danni quando si parla di criminalità. È qualcosa che sanno bene i genitori di questo giovane, che si affacciava alla vita come i giovani che partecipano agli incontri di Pinuccio Fazio che ha offerto agli studenti l’opportunità di riflettere sull’importanza del senso del dovere, attraverso il confronto diretto e il racconto di esperienze significative sottolineando come la legalità non sia un concetto da insegnare, ma un valore già presente nei giovani, da riscoprire e rafforzare attraverso la conoscenza e l’esempio, scegliendo di stare dalla parte giusta, non essendo indifferenti e denunciando ogni sopruso, ogni volta, scegliendo di stare dalla parte giusta.