03 Gennaio 2025
Offrire un caffè è un gesto che anche in Abruzzo ultimamente rappresenta un atto di gentilezza. Questo semplice ma significativo gesto è al centro della Giornata del "caffè sospeso", una tradizione che, dal 2010, viene celebrata grazie alla Rete del caffè sospeso e a diverse associazioni. L'iniziativa, che cade il 10 dicembre, coincide con la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, scelta dall'Onu per ricordare l'importanza della solidarietà e dell'altruismo, proprio come il gesto di offrire un caffè a chi sta attraversando un momento difficile. Secondo un'indagine anche moltissimi abruzzesi ritengono che offrire un caffè sia un atto di cortesia verso gli altri. Questa tradizione ha radici profonde. Nata a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, il "caffè sospeso" era un gesto di solidarietà verso chi non poteva permettersi di pagare un caffè al bar. Chi aveva la possibilità economica acquistava una tazzina in più, lasciandola "sospesa" per qualcuno che ne avesse bisogno. Un gesto di grande umanità che si è diffuso anche in Abruzzo. Oggi, infatti, il "caffè sospeso" è un simbolo di solidarietà, con iniziative che hanno preso piede un po' ovunque. Questo è un gesto che attraversa culture e dialetti, mostra quanto un semplice caffè possa essere carico di significato. Offrire un caffè dimostra attenzione, affetto e cura verso l'altro. Non è un caso che questa bevanda sia diventata un simbolo universale di solidarietà grazie alla tradizione del caffè sospeso, che fa sentire meno sole le persone in difficoltà nel segno della generosità. In una quotidianità che spesso sembra dimenticare l'importanza della solidarietà, il caffè sospeso continua a rappresentare un gesto di umanità che va oltre i confini geografici, culturali e temporali, dimostrando che anche nei momenti più difficili, un piccolo gesto può fare la differenza.