28 Gennaio 2025
Il Comando provinciale dei Carabinieri di Teramo ha eseguito tre provvedimenti di sequestro di beni nei confronti di un sorvegliato speciale 56enne di origini calabresi con obbligo di soggiorno a Teramo ma attualmente irreperibile. L'operazione di sequestro d'urgenza è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e riguarda beni per un valore complessivo di due milioni di euro. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno confermato la cosiddetta pericolosità sociale del soggetto, già emersa in precedenti condanne che ne avevano evidenziato l’appartenenza ad articolazioni territoriali extraregionali della criminalità organizzata calabrese ndrangheta. A rafforzare ulteriormente la presunzione di legami con la criminalità organizzata altri episodi nei quali il 56enne si è sottratto all'applicazione di pene e misure di prevenzione personali. Le verifiche economico-patrimoniali del Nucleo Informativo di Teramo hanno portato, infatti, alla luce una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti, motivo per cui il Pubblico Ministero ha ottenuto il sequestro di numerosi beni riconducibili al sorvegliato e intestati a vari prestanome. Tra i beni sequestrati spiccano una villa di 600 mq, un’impresa artigiana, due autoveicoli, tre motoveicoli e vari gioielli di lusso tra cui anelli e orologi Rolex, Bulgari e Cartier. Nello specifico, per l'impresa si è proceduto a nominare un amministratore giudiziario per il controllo e la bonifica delle attività maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose, nell'ottica di un successivo reinserimento nel tessuto economico legale.